venerdì 29 aprile 2016

I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio - Carta 4 L'Imperatore

Arcani Maggiori - L'Imperatore 








Un modo per comprendere come funzionano i Tarocchi è di vederli come simboli di Archetipi Universali che esistono nella mente inconscia di tutti e quindi nell’inconscio collettivo. Le carte pongono i riflettori su alcuni archetipi piuttosto che su altri, poiché essi sono particolarmente attivi nella psiche e nella vita di chi consulta le carte in quel momento o periodo.


Non si tratta, quindi, di leggere nelle carte un destino ineluttabile, bensì di scegliere con più saggezza e capire ed esplorare sé stessi in profondità.



IL MODO MIGLIORE PER PREVEDERE IL FUTURO è CREARSELO!

Comprendendo meglio la nostra situazione attuale, potremo in teoria dirigere al meglio gli eventi futuri che risultano dalle nostre decisioni più sagge che possiamo prendere oggi con riflessività e con l’aiuto delle carte. La prevedibilità delle nostre azioni e reazioni è solo direttamente proporzionale alla nostra mancanza di consapevolezza, di autoanalisi e di riflessione. 

I Tarocchi,  essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi e il libro da cui sono tratti gli articoli che pubblicherò per i prossimi post (link sotto) ne illustra usi e funzioni.



Ma prima di procedere, è opportuno esplorare una lecita domanda.

Quando è opportuno usare i Tarocchi per sé stessi? Per trovare una risposta a domande dirette e non troppo emotive, per comprendere aspetti di una situazione che ci sfuggono, per crescere o imparare a considerare altri punti di vista o altri percorsi e modi di agire.


Chiarito ciò, procediamo con la conoscenza degli Arcani Maggiori, in questo post conoscendo la carta numero 4, la carta dell'Imperatore, la quarta tappa del nostro eroe/viandante che affronta gli archetipi in questione, intraprendendo il suo viaggio coraggioso attraverso tutte le tappe dei 22 Arcani Maggiori e quindi illustrando le sue fasi di crescita:


Carta 4 L’Imperatore: Ecco subito dopo l’archetipo femminile e matriarcale, l’archetipo maschile e patriarcale, cioè l’animus, l’aspetto maschile della psiche. Imperatrice ed Imperatore sono madre e padre, moglie e marito. L’Imperatore rappresenta il dominio, l’autorità, l’ordine, il potere ed il controllo, nonché la ragione. Così come l’Imperatrice viene associata a Venere, l’Imperatore ed il suo archetipo maschile, l’animus, viene tradizionalmente associato a Marte, ma potrebbe anche essere associato indirettamente alla figura paterna e al protettivo segno del Cancro.


Le illustrazioni qui usate derivano dal mazzo più popolare, venduto e diffuso di tutti i tempi, cioè il mazzo Rider Waite Smith. Link per visionare ed eventualmente acquistare questo ed altri mazzi di Tarocchi si trovano alla pagina preposta di questo stesso blog a questo link: 






L'IMPERATORE



Qui il Matto lascia la sicurezza e il soffice ed invitante mondo della ricettiva madre terrena e incontra il padre terreno, che la complementa, ma che presenta caratteristiche molto diverse. Il compito dell’Imperatore è di insegnare al figlio l’azione, come gestire il lato materiale della vita, come vivere nel mondo degli uomini e gestire questioni di autorità ed amministrazione, come adottare un comportamento etico. La sua è una saggezza pratica, ma essenziale per lo sviluppo del Matto. 

L’Imperatore è simbolico di una forza dinamica che agisce, di potente energia diretta ed estroversa, incanalata verso il rendere le idee solide e stabili. Egli rappresenta l’istinto per il potere e l’ambizione, la fama e la ricchezza. E’ senza dubbio interessante notare che entrambi i genitori terreni insegnano al Matto che un eccesso sia verso il femminile che verso il maschile causa squilibrio e problemi e incoraggiano il Matto a cercare un equilibrio tra gli opposti.

La carta dell’Imperatore ci indica il bisogno di conoscere noi stessi e la motivazione che si cela dietro ogni nostro gesto, onde evitare di agire in modo egoista ed egocentrico ed evitare il rischio di abusare del proprio potere. E’ importante imparare ad apprezzare gli altri ed il loro contributo, evitando di prendere qualsiasi cosa per scontata.

In un consulto, l’Imperatore suggerisce che siamo in grado di usare il pensiero razionale e focalizzare l’azione per manifestare successo nel mondo. Forse c’è nell’aria una promozione sul lavoro come riconoscimento delle nostre ottime capacità organizzative. Questa è una carta che indica rispetto, stabilità, solidità e razionalità e mostra come potremmo crearci un ruolo nel mondo. 

Sicuramente dovremo affrontare almeno una persona che ha autorità e/o un rivale, ma spesso L’Imperatore rappresenta anche un mentore o un boss che ci offre sostegno e aiuto nel lavoro e nella carriera.

Come detto, questa carta indica successo materiale e stabilità e mostra che ci vuole energia per trasformare idee in realtà. 

Indica autorità, ambizione, guadagni pratici, risultati e conquiste. L’energia dell’Imperatore è un’energia che assiste qualora ci si trovi ad affrontare cambiamenti di natura pratica a casa o sul lavoro. Questa energia denota il bisogno di assumere il controllo nella propria vita pratica e nelle questioni pratiche di qualsiasi tipo

Attenzione agli eccessi e alla tendenza a dominare anche nelle relazioni intime però, poiché ciò può compromettere sensibilità e affettività e quindi le relazioni stesse! Se le regole della società ortodossa ci stanno strette, quella indicata da questa carta non sarà una fase particolarmente facile poiché se non siamo particolarmente conformisti raramente veniamo capiti da coloro che scelgono di adeguarsi e di conformarsi ai dettami della società.


Parole chiave: Autorità. Giustizia. Considerazione/Interessamento. Determinazione. Coraggio.

Controllo. Auto-conoscenza. Patriarchia. Logica. Capacità di 

leadership. Figura Paterna. Ambizione. 

Sicurezza. Forza. Realizzazione. Conquista. Auto-controllo. 

Ricchezza materiale.





Tratto dal libro I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio disponibile su Amazon per kindle  al link di seguito:





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lunedì 25 aprile 2016

Il Tempio di Abydos e l'Incredibile Storia di Omm Seti




Il Tempio di Abydos e l'Incredibile Storia di Omm Sety



Il Tempio di Abydos è uno dei Templi Egizi in assoluto più belli rimasti in piedi relativamente intatti (dopo millenni dalla loro costruzione) che si possano visitare se si decide di tornare alle origini facendo un viaggio in Egitto, precisamente a Luxor e dintorni. 

Abydos, a poche ore di distanza da Luxor, è l'antica Mecca di millenni fa - allora, ai tempi degli antichi Dei, i fedeli andavano ad Abydos ad adorare Osiride, Iside e Oro (Horus) almeno una volta nella vita. Qui il faraone della XVIII dinastia Seti I (1313 - 1292 a.c.), padre del famoso Ramsete II, iniziò la costruzione di un magnifico tempio, ultimato poi dal figlio. La misteriosa costruzione che si trova di fianco al tempio, l'Osirion, per gran parte dell'anno invasa dalle acque e quindi raramente visitabile se non da lontano, ricorda molto una costruzione che si trova a Giza non lontano dalle piramidi. Non è ancora chiaro se l'Osirion fosse già lì molto tempo prima della costruzione del tempio di Seti. Dorothy Eady, alias Omm Sety (che significa madre di Seti), la quale sembrava in possesso di moltissime informazioni "segrete" sull'antico Egitto, ne era convinta.


Quando ho fatto visita ad Abydos per la prima volta nel novembre del 2011 sono rimasta folgorata non solo dalla bellezza dei dipinti ancora perfettamente visibili all'interno, ma anche e soprattutto dalla fortissima energia che si trova ancora in quel luogo. L'effetto che Abydos ha avuto su di me è stato talmente forte che non solo sono tornata a visitarlo altre due volte nel giro di un paio d'anni (e a causa del terreno malridotto mi sono pure rotta un braccio proprio nel tempio), ma per qualche anno mi sono ritrovata a ricercare e leggere quasi tutto ciò che potevo trovare su quel tempio e sulla storia di Seti I ed è stato così che mi sono ritrovata a leggere l'affascinante ed incredibile storia di possibile reincarnazione di Dorothy Eady, alias Omm Sety. Ecco la sua storia in breve.

La vita di Dorothy Eady iniziò come quella di una qualsiasi bimba nata in Inghilterra nei primi del Novecento; ancora bimba, un fatidico giorno ella cadde dalle scale perdendo conoscenza, ma il suo medico curante la trovò morta al suo arrivo. Nonostante il certificato di avvenuto decesso, la bambina però si risvegliò e da quel momento iniziò tutta una serie di sogni e comportamenti molto strani, tutti incentrati su suoi ricordi di una fantomatica vita precedente in Egitto, durante la quale era stata sacerdotessa vergine votata ad Iside al tempio di Abido/Abydos. 


(Iside dipinta nel tempio di Abydos)


Il suo voto di castità fu allora infranto dopo che incontrò il faraone Seti I e di lui si innamorò, infrangendo le regole del tempio. Rimasta incinta, ella si tolse la vita pur di non rivelare ai sacerdoti la paternità e il peccato commesso dal faraone. Nella sua vita nel XX secolo, Dorothy Eady non dimenticò l’amore per il suo adorato Seti I, il cui fantasma ella asseriva di incontrare regolarmente sin da quando compì 14 anni – la stessa età che aveva quando lo incontrò nella sua “vita precedente” al tempio. 

Più tardi Dorothy si sposò con un egiziano e lo seguì in Egitto, dove fu finalmente in grado di lavorare in mezzo alle rovine ed agli scavi archeologici al Cairo, usando le conoscenze sui geroglifici che aveva intanto accumulato in Inghilterra mentre visitava ossessivamente il British Museum e l'allora curatore delle antichità, il famoso Egittologo Wallis Budge. Dorothy ebbe dal suo marito egiziano un figlio che nominò Seti in onore del suo amato faraone, ma in seguito abbandonò il Cairo, marito e figlio per seguire il suo sogno di tornare ad Abydos, al suo amato tempio, che oggi possiamo visitare e vedere in condizioni relativamente decenti anche grazie all’intervento di Dorothy Eady e di alcune opere di restauro da lei iniziate e fortemente volute.


E’ interessante notare che Dorothy sembrava essere in possesso di informazioni sulla storia dell'antico Egitto non disponibili ad altre persone e a volte le condivideva anche con i suoi colleghi Egittologi, lasciandoli sbalorditi quando venivano trovate prove della veridicità delle sue asserzioni. Addirittura Dorothy confessò ai suoi pochi amici di dividere il letto del faraone anche in questa incarnazione, nonostante lui non avesse un corpo fisico. Purtroppo la maggior parte dei suoi diari non fu mai trascritta, ma alcuni libri sono stati scritti sulla sua biografia e su alcune delle sue opere, conoscenze e storie tramandate (ved. una lista di libri in fondo a questo articolo).


Che si creda nella reincarnazione o meno, i libri che narrano la 
storia e le gesta di Dorothy Eady, alias Omm Sety, restano piccole gemme piene di informazioni sulla vita e la spiritualità connesse all’antico Egitto; comunque la si pensi, la vita di questa donna decisamente fuori dal comune e molto rispettata nell’ambito dell’Egittologia (anche per le informazioni da lei rivelate, poi confermate dagli scavi archeologici) resta molto interessante, specie la parte che narra di una storia d’amore antica come il mondo, amore immortale non solo nei confronti di un uomo ma anche per la propria terra – una storia che trascende la morte ed i confini del tempo. Una visita al magico e magnifico tempio di Abydos è altamente consigliata, così come una escursione nei dettagli della vita di Dorothy Eady. Buona lettura!











mercoledì 20 aprile 2016

I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio: Carta 3 - l'Imperatrice




         Arcani Maggiori:  L'Imperatrice






Un modo per comprendere come funzionano i Tarocchi è di vederli come simboli di Archetipi Universali che esistono nella mente inconscia di tutti e quindi nell’inconscio collettivo. Le carte pongono i riflettori su alcuni archetipi piuttosto che su altri, poiché essi sono particolarmente attivi nella psiche e nella vita di chi consulta le carte in quel momento o periodo.

Non si tratta, quindi, di leggere nelle carte un destino ineluttabile, bensì di scegliere con più saggezza e capire ed esplorare sé stessi in profondità.

IL MODO MIGLIORE PER PREVEDERE IL FUTURO è CREARSELO!


Comprendendo meglio la nostra situazione attuale, potremo in teoria dirigere al meglio gli eventi futuri che risultano dalle nostre decisioni più sagge che possiamo prendere oggi con riflessività e con l’aiuto delle carte. La prevedibilità delle nostre azioni e reazioni è solo direttamente proporzionale alla nostra mancanza di consapevolezza, di autoanalisi e di riflessione. 

I Tarocchi,  essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi e il libro da cui sono tratti gli articoli che pubblicherò per i prossimi post (link sotto) ne illustra usi e funzioni.



Ma prima di procedere, è opportuno esplorare una lecita domanda.

Quando è opportuno usare i Tarocchi per sé stessi? Per trovare una risposta a domande dirette e non troppo emotive, per comprendere aspetti di una situazione che ci sfuggono, per crescere o imparare a considerare altri punti di vista o altri percorsi e modi di agire.


Chiarito ciò, procediamo con la conoscenza degli Arcani Maggiori, in questo post conoscendo la carta numero 3, la carta dell'Imperatrice, la terza tappa del nostro eroe/viandante che affronta gli archetipi in questione, intraprendendo il suo viaggio coraggioso attraverso tutte le tappe dei 22 Arcani Maggiori e quindi illustrando le sue fasi di crescita:



Carta 3 L’Imperatrice: Dopo essere stato esposto alle realtà oggettive e soggettive del Mago e della Papessa, il Matto è pronto ad incontrare l’archetipo genitoriale attraverso la Madre, l’Imperatrice, colei che sente, guarisce, si prende cura degli altri, dà alla luce prole, dà e riceve amore e rappresenta l’abbondanza ed il raccolto. L’energia di Afrodite e il pianeta Venere sono spesso associati a questa carta, così come alcuni aspetti della Luna. L’archetipo dell’anima, cioè dell’aspetto femminile della personalità, viene rappresentato da questo Arcano Maggiore.


Le illustrazioni qui usate derivano dal mazzo più popolare, venduto e diffuso di tutti i tempi, cioè il mazzo Rider Waite Smith. Link per visionare ed eventualmente acquistare questo ed altri mazzi di Tarocchi si trovano alla pagina preposta di questo stesso blog a questo link: 






L'IMPERATRICE





Il Matto ora incontra la sua madre terrena attraverso l’Imperatrice, Demetra, cioè la versione Greca di Madre Natura, simbolo di fertilità ed abbondanza mentre ci si radica e ci si connette con la Terra e con il nostro corpo, nel quale alberga temporaneamente la nostra anima. E’ importante ricordare che tutto ciò che si trova dipinto su questa carta indica abbondanza e crescita nella sfera naturale, sensuale e pratica.

Dall’Imperatrice il Matto apprende i cicli e ritmi della crescita, della morte e rinascita nel mondo naturale, così come in quello umano. Egli impara quali sono i bisogni femminili e come rispettare e prendersi cura della propria parte femminile, incluso il proprio corpo. Per quanto sia fortemente attaccato a sua madre l’Imperatrice, il Matto deve però imparare che arriva il momento in cui occorre lasciare la sicurezza del proprio nido e crearsi un proprio percorso per raggiungere ed esprimere il proprio potenziale. La carta è un simbolo di potenziale realizzato.

L’Imperatrice è una carta che indica buona fortuna, creatività femminile, fertilità, sessualità; essa parla di esprimere i propri istinti creativi in azioni produttive e indica che i propri sforzi artistici in questa fase hanno più possibilità di avere successo. Se la propria carriera è nel campo della bellezza, della sensualità o è connessa al fornire comfort materiale e fisico, in presenza di questa carta è benedetta e promette ottimi risultati. 

Se altre carte supportano la cosa, l’Imperatrice potrebbe significare matrimonio, gravidanza e maternità e anche tutti questi aspetti sono benedetti in presenza dell’Imperatrice in un consulto. L’Imperatrice difatti rappresenta le unioni durature e felici e la crescita. L’Imperatrice però è anche simbolo di progetti creativi, che siano scrivere, dipingere, cucinare o creare un giardino e rappresenta la soddisfazione che si prova coltivando qualcosa fino alla sua maturazione, ma anche a volte il dolore di dover lasciar andare qualcosa che si è coltivato ed accudito a lungo. Figure di sesso femminile hanno una certa rilevanza in questa fase di evoluzione, incluse madre, moglie o sorella.


La presenza di questa carta indica una fase di passione, un periodo in cui viviamo la vita attraverso sensazioni, emozioni e piacere piuttosto che puro pensiero razionale. La passione può essere sessuale o connessa alla maternità, ma in qualsiasi sua forma è comunque sentita profondamente e può dare grandi soddisfazioni. 

A volte però nella vita occorre anche analisi logica e distaccata e non sempre un approccio emotivo è indicato, specie quando è importante considerare i fatti e focalizzarsi sul contenere le proprie passioni. Quasi sempre, però, questa carta indica soddisfazione e anche comprensione ottenuta attraverso le emozioni.


Parole chiave: Fertilità. Emozioni. Coscienza/Consapevolezza. 

Creatività. Potenziale. 

Gentilezza e Possessività. Abbondanza. 

Benessere Materiale. Vita Domestica.





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venerdì 15 aprile 2016

I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio - La Papessa/Sacerdotessa




Arcani Maggiori:  La Papessa/Sacerdotessa






Un modo per comprendere come funzionano i Tarocchi è di vederli come simboli di Archetipi Universali che esistono nella mente inconscia di tutti e quindi nell’inconscio collettivo. Le carte pongono i riflettori su alcuni archetipi piuttosto che su altri, poiché essi sono particolarmente attivi nella psiche e nella vita di chi consulta le carte in quel momento o periodo.

Non si tratta, quindi, di leggere nelle carte un destino ineluttabile, bensì di scegliere con più saggezza e capire ed esplorare sé stessi in profondità.

IL MODO MIGLIORE PER PREVEDERE IL FUTURO è CREARSELO!


Comprendendo meglio la nostra situazione attuale, potremo in teoria dirigere al meglio gli eventi futuri che risultano dalle nostre decisioni più sagge che possiamo prendere oggi con riflessività e con l’aiuto delle carte. La prevedibilità delle nostre azioni e reazioni è solo direttamente proporzionale alla nostra mancanza di consapevolezza, di autoanalisi e di riflessione. 

I Tarocchi,  essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi e il libro da cui sono tratti gli articoli che pubblicherò per i prossimi post (link sotto) ne illustra usi e funzioni.



Ma prima di procedere, è opportuno esplorare una lecita domanda.

Quando è opportuno usare i Tarocchi per sé stessi? Per trovare una risposta a domande dirette e non troppo emotive, per comprendere aspetti di una situazione che ci sfuggono, per crescere o imparare a considerare altri punti di vista o altri percorsi e modi di agire.


Chiarito ciò, procediamo con la conoscenza degli Arcani Maggiori, in questo post conoscendo la carta numero 2, la carta della Papessa, la seconda tappa del nostro eroe/viandante che affronta gli archetipi in questione, intraprendendo il suo viaggio coraggioso attraverso tutte le tappe dei 22 Arcani Maggiori e quindi illustrando le sue fasi di crescita:



Carta 2 La Papessa: Tutta la logica del Mago e la capacità di manipolare il mondo materiale ha una sola pecca – manca tutta la sfera spirituale, inconscia ed intuitiva della vita e dell’universo, tanto è vero che le due figure sono complementari. Associata alla Papessa è la Luna, colei che governa la notte, ciò che è e rimane nascosto, l’inconscio. Qui il Matto è esposto a queste realtà più nascoste.


Le illustrazioni qui usate derivano dal mazzo più popolare, venduto e diffuso di tutti i tempi, cioè il mazzo Rider Waite Smith. Link per visionare ed eventualmente acquistare questo ed altri mazzi di Tarocchi si trovano alla pagina preposta di questo stesso blog a questo link: 






LA PAPESSA/SACERDOTESSA





La qualità eterea della Papessa appare in contrasto con quella pratica e sensuale dell’Imperatrice che incontreremo tra poco, ma in realtà le loro energie si combinano e formano la natura femminile nella sua interezza sotto entrambi gli aspetti, sia spirituale che materiale. Ciascun aspetto deve convivere in maniera armoniosa, in equilibrio e senza eccessi. A dire il vero, La Papessa rappresenta un aspetto più sottile dell’energia femminile, un aspetto più oscuro e misterioso. Il suo lato virginale è connesso con la Vergine Maria, con l’aspetto della Dea, di Shekinah, nella sua espressione di figlia (Shekinah può rappresentare madre, moglie o figlia). 

La Papessa è anche associata all’incantatrice Hecate, dea della magia e del potenziale femminile distruttivo che emerge quando il proprio potenziale rimane insoddisfatto e irrealizzato troppo a lungo per via della mancanza di azione. Prendere una posizione è quindi consigliato quando appare questa carta.


Dopo aver conosciuto Il Mago, è giunto il momento per il Matto di prendere in considerazione le energie femminili applicate a questioni psicologiche e spirituali.  Il Matto qui impara che ascoltare la propria voce interiore che ci svela il contenuto del nostro inconscio è necessario, così come è necessario imparare a riflettere, pregare e meditare in modi diversi. Sogni ed intuizioni daranno i consigli migliori in questa fase, ma anche tutto ciò che tratta di psicologia e psiche ed altri aspetti più nascosti dell’esistenza. 

La Papessa può essere paragonata alla virginale energia di Persefone (regina dell’aldilà) prima del ratto di Ade. La vergine simboleggia il potenziale non ancora raggiunto ed i tesori interiori che attendono di emergere dall’inconscio

La Papessa è inoltre associata ad Artemide, la dea vergine della Luna. Se in questo periodo la nostra libido è ad un picco molto basso, non occorre spaventarsi – è semplicemente un sintomo che la nostra attenzione è diretta principalmente all’interno di noi stessi. A volte un aspetto nascosto o segreto di una situazione tende ad emergere se abbiamo scelto questa carta, oppure una figura di sesso femminile ci può aiutare nella rivelazione di tale aspetto nascosto, magari perché è psicologa o counsellor o particolarmente intuitiva oppure è a capo di un corso di sviluppo personale e ci incoraggia nell’esplorazione dei nostri talenti.


Questa carta è connessa all’occulto e all’esoterico e pone l’enfasi su talenti e potenziali che devono essere portati alla luce. Tutta la vita inizia nell’oscurità, che sia nell’utero o nella terra come nel caso di un seme. Un periodo di gestazione è sempre necessario affinché nuova vita sia formata e venga alla luce. Questo vale anche per una idea creativa. L’artista o l’autore deve nutrire la scintilla creativa molto prima che l’immagine o l’idea prenda forma e diventi un libro o un dipinto o altro. 

La Papessa simboleggia sia il nutrimento di idee spirituali, sia la conoscenza di questioni occulte ed esoteriche. E’ connessa anche con la magia che può essere usata per il bene o per il male. C’è una certa dualità insita nella natura sottile e discreta della Papessa e i suoi segreti non vengono facilmente rivelati, bensì custoditi nel mare del suo inconscio nascosto dietro il velo. La lezione qui è che esplorando i confini della propria coscienza ciò che è concepito nell’oscurità può trovare la luce. 

Occorre accettare che alcune cose nella vita sono semplicemente misteriose e, anche se non possiamo conoscerle, non occorre averne paura. Per quanto riguarda il nostro potenziale ancora non sviluppato, questa carta ci ricorda che l’azione nella vita è indispensabile e la passività ad oltranza non porta a nulla di buono.


In sintesi, quando appare questa carta di solito indica potenziale non ancora realizzato, segreti non ancora svelati, la saggezza che può essere derivata dalla conoscenza di questioni esoteriche e di conoscenze occulte e antiche, nonché la necessità di sviluppare o usare le proprie facoltà intuitive e psichiche e di prestare attenzione a sogni e messaggi che arrivano direttamente dall’inconscio.





Parole chiave: Misticismo. Iniziazione. Il Femminile. 

L’Esoterismo. L’Intuizione. La Segretezza. La Saggezza. 

Emozioni Nascoste. Verginità. Relazioni Platoniche. 

Talenti Nascosti. Saggezza. Conoscenza. Apprendimento. Purezza. 

Virtù. Una insegnante o Mentore.





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lunedì 11 aprile 2016

I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio


Arcani Maggiori: Il Mago







Un modo per comprendere come funzionano i Tarocchi è di vederli come simboli di Archetipi Universali che esistono nella mente inconscia di tutti e quindi nell’inconscio collettivo. Le carte pongono i riflettori su alcuni archetipi piuttosto che su altri, poiché essi sono particolarmente attivi nella psiche e nella vita di chi consulta le carte in quel momento o periodo.

Non si tratta, quindi, di leggere nelle carte un destino ineluttabile, bensì di scegliere con più saggezza e capire ed esplorare sé stessi in profondità.

IL MODO MIGLIORE PER PREVEDERE IL FUTURO è CREARSELO!


Comprendendo meglio la nostra situazione attuale, potremo in teoria dirigere al meglio gli eventi futuri che risultano dalle nostre decisioni più sagge che possiamo prendere oggi con riflessività e con l’aiuto delle carte. La prevedibilità delle nostre azioni e reazioni è solo direttamente proporzionale alla nostra mancanza di consapevolezza, di autoanalisi e di riflessione. 

I Tarocchi,  essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi e il libro da cui sono tratti gli articoli che pubblicherò per i prossimi post (link sotto) ne illustra usi e funzioni.


Ma prima di procedere, è opportuno esplorare una lecita domanda.

Quando è opportuno usare i Tarocchi per sé stessi? Per trovare una risposta a domande dirette e non troppo emotive, per comprendere aspetti di una situazione che ci sfuggono, per crescere o imparare a considerare altri punti di vista o altri percorsi e modi di agire.


Chiarito ciò, procediamo con la conoscenza degli Arcani Maggiori, in questo post conoscendo la carta numero 1, la carta del Mago, la prima tappa del nostro eroe/viandante che affronta gli archetipi in questione, intraprendendo il suo viaggio coraggioso attraverso tutte le tappe dei 22 Arcani Maggiori e quindi illustrando le sue fasi di crescita:


Carta 1 Il Mago: Qui il Mago è una figura che istruisce il Matto (o gli fa da specchio indicando su cosa focalizzare la sua attenzione) e gli mostra come usare strumenti ed energia creativa per manifestare i suoi desideri. Il Mago mostra adattabilità, obiettività, logica e consapevolezza di sé e ricorda  Ermete/Mercurio e le figure alchemiche del Rinascimento.


Le illustrazioni qui usate derivano dal mazzo più popolare, venduto e diffuso di tutti i tempi, cioè il mazzo Rider Waite Smith. Link per visionare ed eventualmente acquistare questo ed altri mazzi di Tarocchi si trovano alla pagina preposta di questo stesso blog a questo link: 






IL MAGO




Il Mago è la prima persona che il Matto incontra sul suo percorso di vita – il versatile e flessibile messaggero degli Dei, protettore di tutti i viaggi. Gli oggetti sul suo tavolo corrispondono ai semi degli Arcani Minori e ai quattro elementi che nell’antichità si credeva formassero il mondo. Essi corrispondono alle quattro funzioni della psiche: intuizione, sentimento, pensiero e sensazione.

A parte tutti i simboli esoterici mostrati in questa carta, già la posizione delle mani del Mago indica l’assioma Ermetico per eccellenza: COME IN CIELO COSì IN TERRA. E’ interessante notare che la mano che punta verso l’alto riceve potere spirituale, mentre quella che punta verso la Terra dirige il potere per trasformarlo in manifestazione; entrambe sono importanti. La carta del Mago indica prima di tutto la consapevolezza del potere che si ha nella vita, o per meglio dire del potere che ha il proprio spirito. A volte indica il potere che un’altra persona ha su di sé, in altre parole su chi consulta le carte. 

L'altro assioma Ermetico fondamentale e da non sottovalutare è:

COME DENTRO, COSì FUORI - in altre parole, la nostra realtà di tutti i giorni è lo specchio della nostra psiche e delle nostre convinzioni e credo. In quanto tale, ovviamente si può cambiare, ma poche persone hanno voglia di assumersene la responsabilità, preferendo di gran lunga dare la colpa al Creatore, alle circostanze oppure alle altre persone invece di guardare a sé stesse come ai creatori del proprio destino, purtroppo!

Ermete ricevette in dono il potere della divinazione dal dio Apollo. Egli era visto come una guida non solo dei morti (in qualità di “psicopompo”), ma anche dei vivi – era un ottimo insegnante, un educatore che portava i suoi allievi all’illuminazione. 


La carta simboleggia l’energia dell’iniziazione, 
dell’azione con uno scopo ben preciso, guidata dalla volontà. 

Se si è reduci da un periodo di addestramento disciplinato, per esempio in un corso di apprendimento o durante un tirocinio, la carta indica che questo è un buon momento per dare inizio a nuovi progetti che beneficiano di una nuova professionalità acquisita e di nuovi talenti.

Il Mago ci insegna che le idee sono utili solo se trasformate in azione. Ci incoraggia anche ad accettare che le cose non sono sempre ciò che appaiono, che c’è una realtà più profonda e che la verità, la nostra verità, si può solo trovare sondando la nostra mente. Per questo motivo, il Mago ci invita a valutare bene cosa considerare realtà e cosa illusione.

In sintesi, quando abbiamo estratto questa carta, possiamo contare su un importante nuovo inizio, su tempi di grande potenziale e di azione, di iniziativa creativa. Coltivare il proprio potenziale ed espandere i propri confini è d’uopo. Nuove possibilità intellettuali creative e il potenziale di iniziative nuove sono presenti, accompagnate da grande potere ed energia. Sta a noi decidere se e come usare questa energia. 


Parole chiave: Originalità. Creatività. Talento. Volontà. 

Autostima. Abilità Manuale. Giochi di Prestigio. Illusione/Realtà. 
Infinito. Trasformazione. Apparenze. La Mente. L’Apprendimento. 
Abilità. Unicità. L’Inventore. Capacità di Persuasione. 


Tratto dal libro I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio disponibile su Amazon per kindle  al link di seguito:




e su Mondadori Store per cartaceo DISPONIBILE QUI




(Nota sui diritti d’autore relativi ai Tarocchi Rider Waite Smith (RWS) illustrati in questa sede:

Le illustrazioni dei Tarocchi RWS qui di seguito riportate sono entrate legalmente a far parte del dominio pubblico (in Europa e in Gran Bretagna) nel 2012, cioè nel 70esimo anno dopo la morte di A.E. Waite, l’ideatore del mazzo, nonché colui che commissionò il lavoro illustrativo a Pamela Smith, sua allieva. Arthur Edward Waite morì nel 1942.)