sabato 22 ottobre 2016

Cenni di Numerologia per Capire le Tendenze dell'Anno

Un’occhiata al futuro - Numero Personale dell’Anno in Corso




Gli antichi matematici concepivano i numeri come simboli di un progetto divino ed assegnavano ad ogni numero un potenziale particolare che pare avesse il potere di influenzare la nostra crescita ed il nostro sviluppo – per gli antichi saggi ogni numero racchiudeva una lezione in sé.

Tali credenze sono raramente da attribuire a scienziati e matematici moderni, ma resistono nel tempo. Del resto ogni tipo di scienza, dall’astronomia alla fisica e via dicendo, è basata sulla matematica. Esistono prove archeologiche e storiche che l’antica filosofia dei numeri veniva contemplata in tutte le antiche civiltà – Greci, Babilonesi, Fenici, Egizi, Tibetani, Maya ecc. svilupparono un sistema numerico per descrivere e spiegare “i pensieri di Dio”. Una volta si credeva che ci fosse un significato sia scientifico che filosofico dietro ogni cosa. Come molti sapranno, Pitagora, Platone ed Aristotele descrissero la dottrina dei numeri come “il linguaggio di Dio”. I numeri rappresentavano per loro archetipi attraverso cui l’implicito diventava esplicito e lo spirituale prendeva forma sulla Terra. Lo studio dei numeri era una scienza sacra e l’energia universale che sostiene e crea l’evoluzione del mondo era concepita come l’unione di forze opposte ma complementari – introverso ed estroverso, femminile e maschile, yin e yang. I numeri dispari erano considerati “maschili” e i numeri pari “femminili”.

Questa teoria degli opposti complementari che stanno alla base di tutto ricorre nelle leggende di tutto il mondo e persino nella fisica moderna. E’ interessante notare che ogni sistema numerologico dell’antichità prevedeva numeri “fortunati” e “sfortunati” che spesso non concordavano tra di loro. Tuttavia, ciò che li accomuna è che tutti accettavano che in realtà esiste un potenziale positivo o negativo in ogni numero – a seconda della consapevolezza e dell’armonia interiore dell’individuo, ogni numero può manifestare il suo potenziale in maniera illimitata, così come ogni essere umano. Come l’astrologia, la numerologia veniva considerata la scienza dello studio del Sé. Attraverso lo studio degli astri e dei numeri possiamo quindi studiare la nostra natura ed il nostro Sé interiore. Comprendendo la natura umana, potremo gradualmente arrivare a capire le leggi del Creato di cui siamo parte integrante.

Prima di procedere, vorrei puntualizzare che questo articolo è inteso solo come introduzione alla numerologia e in questo breve articolo presenterò un metodo semplice per aiutare il lettore ad interpretare le vibrazioni degli anni futuri scrutando il Piano Divino che riguarda la sua vita.

Il numero universale (numero generale dell’anno in corso) si ottiene sommando i numeri che compongono l’anno stesso (2016=2+0+1+6=9), ma il numero personale dell’anno in corso si ottiene sommando il proprio giorno e mese di nascita all’anno in corso - se siete nati il 17 marzo e volete conoscere le vibrazioni del 2016 per voi personalmente, sommerete 17/3/2016, ottenendo il numero 2 (1+7+3+2+0+1+6=20, ma 2+0 =2). Basterà leggere le brevi spiegazioni che seguono e il gioco è fatto! Non dimentichiamo però che l’armonia interiore ed esteriore e la consapevolezza del nostro potenziale illimitato ci aiuteranno ad essere meno alla mercé delle forze cosmiche e più in contatto con la nostra multidimensionalità e quindi a plasmare meglio il nostro destino …”Uomo, conosci te stesso”!

Anno 1


– OTTIMO PER NUOVI INIZI – Anno di energia, dinamismo e attività, ottimo per nuove imprese, amicizie e relazioni. Affrontate i cambiamenti e le opportunità con coraggio e ottimismo. Resistete alla tentazione di rimanere superficiali e di ignorare la vita interiore, presi come sarete da novità e progetti. Non è il momento di competere con nessuno al di fuori di voi stessi. Concetti chiave: determinazione e progetti futuri.

Anno 2


– RIVEDERE E CONSOLIDARE – Ottimo per consolidare e rivedere ciò che avete iniziato l’anno precedente. Mantenete il ritmo e la rotta - le idee maturano col tempo…E’ il momento di co-operare e capire cosa vi dà supporto e a chi o cosa dare a vostra volta sostegno. Le persone che vi circondano hanno un significato speciale quest’anno – sarete particolarmente emotivi e potenzialmente più propensi a cercare la felicità. Attenzione all’eccessiva individualità che non favorisce l’unione e l’armonia. Non agite se siete incerti o troppo emotivi! Piuttosto rimandate e lasciate spazio alla contemplazione. La creatività sarà stimolata quest’anno. Meditate ed ascoltate l’intuizione e la voce interiore e migliorerete anche il rapporto con voi stessi. Concetto chiave: co-operazione

Anno 3


– MOVIMENTO – Azioni, idee, relazioni, progresso, successo, fortuna, fato. Applicatevi al meglio – la fortuna potrebbe essere dietro l’angolo per voi. Anche questo è un anno buono per nuovi inizi, per idee feconde a cui occorre unire l’azione per manifestarle. Anno buono per contatti sociali e nuovi incontri; l’energia è ottimistica, positiva ed estroversa intorno a voi, ma non dimenticate di prendervi cura anche del sé fisico ed interiore. Se darete ascolto alla voce interiore, troverete ispirazione e creatività. Concetti chiave: esplorazione mentale e creatività

Anno 4


– PRATICITA’ – Persistenza, attenzione al dettaglio e disciplina vi aiuteranno a raggiungere il vostro scopo. Concretizzate e solidificate progetti e impegni con altre persone, ma siate selettivi. Gli sforzi di quest’anno porteranno buoni frutti. Avrete risorse, volontà e potenziale illimitato – ne resterete sorpresi. Forza, coraggio e fiducia in voi stessi daranno ottimi risultati. Migliorate voi stessi e l’opinione che avete di voi, ma non dimenticate la sfera emotiva e spirituale. Attenzione anche a potenziali abusi di potere quest’anno. Ricordate inoltre l’importanza del gioco e del divertimento. Riposatevi e godetevi un po’ la vita! Concetti chiave: consolidamento e volontà

Anno 5


– CAMBIAMENTO – Nuovi orizzonti e possibilità e nuove priorità. Tutto potrebbe cambiare dentro di voi e spesso anche fuori. Avrete bisogni meno individuali e più collettivi e talvolta penserete in grande, perché no? Date a voi stessi il permesso di esplorare nuove possibilità in tutta calma. La comunicazione efficace vi aiuterà. La voglia di esplorare può anche includere viaggi all’estero o una permanenza. Altrettanto importanti saranno i viaggi interiori che potrebbero portare a grossi cambiamenti nello status quo. Concetto chiave: transizione

Anno 6


– SAGGEZZA – E’ tempo di imparare dal passato e dal presente e di pianificare il futuro con un certo distacco. E’ l’anno della saggezza, non tanto della conoscenza. La saggezza sa contemplare le cose eterne, mentre la conoscenza si limita alle cose “temporali”; la saggezza è umile, mentre la conoscenza è orgogliosa…siate saggi e non agite d’impulso quest’anno. La vostra vena creativa e romantica si sveglierà – non perdete occasione di comunicare bellezza, armonia e creatività intorno a voi. Celebrate la vita! Concetto chiave: armonia

Anno 7


– CONTEMPLARE – Quest’anno si cresce, si studia e si tende verso la spiritualità. Non scappate dalle dimensioni sottili dentro di voi che gentilmente bussano alla vostra porta. La poesia potrebbe aiutare le vostre inclinazioni mistiche. Il numero sette ci insegna cose sulla nostra anima e lezioni sull’Amore in tutte le sue espressioni. Siate generosi ed imparate a dare e ricevere amore incondizionato. L’amore senza ricompense e come risultato di saggezza e conoscenza è la vostra lezione di quest’anno – potrebbe anche essere piuttosto impersonale però. E’ il momento di ridefinire le vostre relazioni e di dare e ricevere libertà, rispettando la crescita personale e le esigenze del partner. Eventuale instabilità emotiva ed indecisione sono segnali di un periodo di cambiamento. Concetto chiave: amore

Anno 8

– CONNETTERE – Occorre creare connessioni, anche nuove, a tutti i livelli. Riconoscete la vostra creatività, unicità e originalità, a patto che non vi isoliate dagli altri. Siate ispirati non solo da ambizioni materiali, ma anche spirituali. Il successo nella vita e negli affari quest’anno è legato alla vostra capacità di cercare e di vedere l’essenziale – non badate alle apparenze! E’ un anno buono per coltivare più solitudine e momenti di riflessione e connessione con voi stessi. L’anno otto è un anno di fine e conclusioni; ciò può significare la fine di rapporti, ma anche la fine di un periodo di debolezza e instabilità. Lasciate il passato dietro le spalle e siate pronti ad intraprendere un nuovo cammino. E’ un anno di energia yin, di intuizione e creatività. Date e ricevete più supporto quindi, e mostrate gratitudine per ciò che avete. Concetti chiave: unione e rinascita

Anno 9


– COMPLETAMENTO – E’ la fine naturale di un ciclo, ma un periodo non molto buono per nuovi inizi. Rivedete e valutate sia il passato che il presente. Questo è un anno speciale poiché vi prepara ad un nuovo ciclo. Ci sono nuove lezioni da imparare, ma si può e si deve imparare anche dal passato. Rivisitate successi e fallimenti e studiate un piano per migliorare la vostra vita a tutti i livelli. Analizzate voi stessi. Questo è un anno di potenziale raccolta dei frutti di precedenti sforzi, di conclusioni. Si tirano le somme, ma si deve anche creare equilibrio, interiore ed esteriore. Restituite ciò che dovete e preparatevi a ricevere ciò che vi è dovuto. Non lasciate nulla in sospeso. Onestà e giustizia sono concetti chiave – più li applichiamo per noi stessi e gli altri, migliore sarà il nostro prossimo ciclo. Ma non siate troppo duri con voi stessi – analizzate la vostra vita per migliorarvi, mai per sminuirvi! Concetti chiave: analisi e conclusioni.




Tratto dal libro Astropsicologia e Dintorni disponibile su Amazon per kindle e per cartaceo ai seguenti link:







sabato 15 ottobre 2016

I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio: Carta XV Il Diavolo

Arcani Maggiori - Il Diavolo






Un modo per comprendere come funzionano i Tarocchi è di vederli come simboli di Archetipi Universali che esistono nella mente inconscia di tutti e quindi nell’inconscio collettivo. Le carte pongono i riflettori su alcuni archetipi piuttosto che su altri, poiché essi sono particolarmente attivi nella psiche e nella vita di chi consulta le carte in quel momento o periodo.



Non si tratta, quindi, di leggere nelle carte un destino ineluttabile, bensì di scegliere con più saggezza e capire ed esplorare sé stessi in profondità.


IL MODO MIGLIORE PER PREVEDERE IL FUTURO è CREARSELO!



Comprendendo meglio la nostra situazione attuale, potremo in teoria dirigere al meglio gli eventi futuri che risultano dalle nostre decisioni più sagge che possiamo prendere oggi con riflessività e con l’aiuto delle carte. La prevedibilità delle nostre azioni e reazioni è solo direttamente proporzionale alla nostra mancanza di consapevolezza, di autoanalisi e di riflessione. 


I Tarocchi,  essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi e il libro da cui sono tratti gli articoli che pubblicherò per i prossimi post (link sotto) ne illustra usi e funzioni.



Ma prima di procedere, è opportuno esplorare una lecita domanda.

Quando è opportuno usare i Tarocchi per sé stessi? Per trovare una risposta a domande dirette e non troppo emotive, per comprendere aspetti di una situazione che ci sfuggono, per crescere o imparare a considerare altri punti di vista o altri percorsi e modi di agire.


Chiarito ciò, procediamo con la conoscenza degli Arcani Maggiori, in questo post conoscendo la carta numero 15, la carta del Diavolo, quindicesima tappa del nostro eroe/viandante che affronta gli archetipi in questione, intraprendendo il suo viaggio coraggioso attraverso tutte le tappe dei 22 Arcani Maggiori e quindi illustrando le sue fasi di crescita.


Carta 15: Il Diavolo. Qui il Matto si trova a fare un tuffo profondo nella propria oscurità, attraverso i propri complessi, le convinzioni limitanti ereditate da famiglia e società e che ci plasmano fin da piccoli e condizionano e limitano la nostra vita. Occorre affrontare la propria ignoranza, le proprie passioni non controllate, persino le ossessioni, il fanatismo, la propria negatività, la co-dipendenza, il proprio credo malriposto e dubbi ed incertezze che ci siamo autoimposti e da cui dobbiamo liberarci. Tradizionalmente, questa carta è associata all’ambizioso segno del Capricorno. L’archetipo è quello dell’oscurità, del proprio lato oscuro, del diventare consapevoli delle proprie proiezioni, di ciò che ci risulta più facile vedere negli altri che in noi stessi.


L'illustrazione che introduce la carta qui di seguito deriva dal mazzo più popolare, venduto e diffuso di tutti i tempi, cioè il mazzo Rider Waite Smith. Link per visionare ed eventualmente acquistare questo ed altri mazzi di Tarocchi si trovano alla pagina preposta di questo stesso blog a questo link: 





CARTA XIV IL DIAVOLO





A volte questa carta mostra il sentirsi intrappolati in una situazione opprimente che abbiamo contribuito a creare, magari accettando troppi impegni senza delegare, oppure rifiutando di lasciar andare una relazione malsana che ci rende infelici. 


Siamo capaci di mollare quando non siamo felici o ci ostiniamo a rimanere legati alle nostre fantasie o dipendenze malate da relazioni, denaro, possedimenti materiali o da qualsiasi altra cosa? La nostra paura e il pensiero negativo potrebbero davvero limitare ed intralciare la nostra vita e il Diavolo ci porta ad affrontare i nostri demoni interiori.


Cerchiamo di capire dove è giunto il viaggio del Matto, che si fa sempre più difficile ed è costellato di figure non esattamente amorevoli o armoniose come quelle incontrate nella prima parte del suo viaggio. Dopo essere stato privato di ogni pretesa o credenza assurda dalla Morte, il Matto, ormai nell’inquietante regno dell’Ade, nonché nel suo profondo inconscio, viene condotto tremante davanti al Diavolo. 


L’immagine del Diavolo ricorda il dio Pan, metà capra e metà umano, un dio dalla sessualità sfrenata e dalla natura selvatica. Pan nacque dall’unione di Ermete con una ninfa e il suo aspetto era così ripugnante che la madre lo abbandonò. Quindi Ermete lo portò nell’Olimpo, dove gli altri dei lo schernirono e lo bandirono nel regno di Arcadia a pascolare, lontano dagli dei. In Arcadia, però, Pan era felice e godeva di grande abbondanza, fertilità e creatività e i Greci lo veneravano come dio fertile, sebbene egli personificasse gli istinti primitivi e primordiali insiti nell’essere umano. 


Fu in realtà l’avvento del Cristianesimo a relegare Pan all’inferno nelle vesti del Diavolo. Istinti ed impulsi naturali nell’essere umano non potevano essere accettati come parte integrante della vita; gli esseri umani impararono così a vergognarsi dei propri istinti che iniziarono a considerare bestiali, anche se erano parte integrante della creazione, e quindi tali istinti furono rigettati e proiettati su una figura satanica di pura invenzione Cristiana e Cattolica. Ma in realtà una volta questa figura era positiva, essendo il benevolo, abbondante, naturale e sensuale dio Pan che rappresentava gli istinti naturali di tutti gli esseri umani.


In sintesi, Il Diavolo insegna al Matto ad accettare tutti gli aspetti della sua natura, anche quelli oscuri e apparentemente meno piacevoli. 





Il Diavolo rappresenta il blocco e la repressione di paure ed emozioni ma, una volta rimossa tale repressione, si può fare spazio ad una enorme quantità di energia positiva. L’energia è neutrale e diventa positiva o negativa solo a seconda di come viene incanalata. In altre parole, il “diavolo” in noi va affrontato con onestà e coraggio per essere integrato e per incanalare verso scopi positivi le sue energie altrimenti represse. 


Nella terminologia Junghiana si parla di affrontare le proprie ombre, il proprio lato oscuro, ciò che è più facile proiettare sugli altri di quanto lo sia accettarlo come parte integrante della propria psiche. Se siamo preparati ad accettare il nostro lato meno edificante, però, imparando ad avere compassione per noi stessi e quindi per gli altri, il senso di accettazione sostituirà finalmente l’eterno e controproducente senso di colpa che ci può attanagliare e impareremo anche finalmente che siamo tutti composti da luci ed ombre, da positivo e negativo, e diventeremo totalmente umani con limiti ma anche con sani istinti umani e non bestiali. Abbiamo, anzi, un grande potenziale inesplorato che invece di essere represso, può in realtà essere visitato, coltivato e sviluppato.


In un consulto, la presenza della carta del Diavolo indica che se i blocchi e le inibizioni che bloccano il nostro sviluppo possono essere prima affrontati e poi rimossi, progresso e grande crescita personale saranno più che possibili. La repressione implica che un enorme quantitativo di energia è bloccato nello sforzo di reprimere. Il Diavolo indica che tale energia può essere liberata ed usata per scopi molto più sani, edificanti e salutari. 


Da ciò che è apparentemente negativo può in realtà nascere qualcosa di infinitamente bello se si indirizzano diversamente le proprie energie.





Parole chiave: Il Dio Pan. Angelo Caduto. Prova di Forza. Test e Tentazioni. Progresso. Ombra/Lato 

Oscuro. Trasformazione. Sentirsi Intrappolati. Legami Emotivi di Co-dipendenza. Ossessioni. 

Superficialità. Confusione. Crescita Psicologica. Dipendenze Malsane. Autodisciplina. Pessimismo. 

Oscurità. Cupidigia. Paure. Fissazioni. Complessi. Vanità. Egoismo. Schiavitù. Indulgenza. 

Dipendenza. Vizio. Paure Represse. Tallone di Achille.







Tratto dal libro I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio disponibile su Amazon per kindle  al link di seguito:



  



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venerdì 7 ottobre 2016

LA SOVRANITA' DEL SE' ... alcune teorie

LA SOVRANITA' DEL SE' E LA VIA DEL GUERRIERO PACIFICO


Ciò che segue sono solo teorie e riflessioni - di certo non pretendo di conoscere la verità assoluta, né di distribuirla attraverso questo blog!!! Ergo, cum grano salis, procediamo con qualche riflessione dovuta ad alcune teorie... poi ciascuno deciderà se sono riflessioni valide e contengono qualche verità o meno.








LA SOVRANITA’ DEL SE’


Nel creare la nostra realtà, è importante ricordare che ciò che viviamo oggi è il risultato dei nostri desideri di ieri – acquisendo ulteriore consapevolezza di noi stessi e del creato, e quindi cambiando percezioni e desideri, nonché modo di pensare, forma mentis, cambieremo rapidamente il corso della nostra vita e quindi la nostra realtà. Giudicare aspramente noi o gli altri non porta a risultati costruttivi, ma solo ad ulteriori limiti. Siamo però sempre liberi di scegliere chi frequentare o da chi allontanarci, senza cedere a falsi/indotti sensi di colpa, benedicendo coloro che scelgono di vivere realtà e convinzioni diverse o opposte alle nostre e dando a noi stessi il permesso di gravitare verso ciò che ci dà gioia. Nessun dio ci ha messo qui per fallire o per soffrire, anzi! Queste sono favole che ci racconta da millenni chi ha sempre voluto controllarci e tenere per sé il potere, togliendolo al “popolino”. Tenerci nell’ignoranza ha funzionato a meraviglia e sta ancora funzionando – ecco perché emancipare sé stessi ed abbracciare conoscenza, discriminazione ed AZIONE è così fondamentale oggi.

Ricordiamo anche che le nostre emozioni non sono una maledizione, anzi! Sono preziosissime in quanto non solo ci mostrano ciò in cui crediamo, consciamente ed inconsciamente, ma sono un ottimo barometro per sapere se ciò che viviamo è ciò che preferiamo essere o vivere. Senza le emozioni, non potremmo capire se siamo sul percorso giusto per noi e quindi non potremmo seguire la nostra intuizione ed il nostro Sé Superiore e creare la nostra realtà! Il collante di tutto l’universo, l’energia che crea tutto è, a rigor di logica, semplicemente Amore Cosmico, privo di giudizi e punizioni. Molto diverso dal cosiddetto dio che ci hanno propinato, o sbaglio?

Altro punto importante da non sottovalutare è che l’opposto dell’amore non è l’odio, bensì il senso di colpa – è attraverso il senso di colpa che siamo stati controllati e manipolati per secoli… Stima e amore per sé stessi permettono di evitare di cadere nella trappola del senso di colpa. Non siamo responsabili per la felicità di nessuno, così come nessuno è responsabile per la nostra felicità. Agire secondo un senso di colpa non può portare a risultati positivi, ma solo a creare risentimento. Agire per arricchimento reciproco o semplicemente per la gioia di farlo è ciò che porta a risultati positivi e costruttivi.

La conoscenza serve essenzialmente ad eliminare false paure, troppo spesso solo frutto di ignoranza – di non conoscenza, e quindi serve ad acquisire sovranità di Sé e libertà. Essere sovrani di sé stessi implica analizzare le proprie motivazioni ed essere certi che siano sempre costruttive; implica identificare le cause di tutti gli effetti, diventare responsabili per sé stessi e per le proprie scelte e le conseguenze di tali scelte, evitando di colpevolizzare gli altri, dando loro responsabilità che in realtà non hanno. 

Tutto ciò che attiriamo e viviamo ha un messaggio per noi – capito il messaggio, acquisita la saggezza ad esso connessa, potremo andare oltre e man mano imparare a manifestare realtà molto più gradevoli e sane, smettendo finalmente di essere il risultato dei programmi del nostro inquinatissimo Inconscio Collettivo Umano, per non parlare dell’inconscio personale, del karma familiare e generazionale eccetera. Possiamo e dobbiamo emanciparci da queste catene invisibili tramandate di generazione in generazione. Tocca a noi ora e tutto è nelle nostre mani. La saggezza supera sempre il karma e la conoscenza è come la luce che illumina il buio e ci fa uscire dalla cecità dell’ignoranza. Ci hanno controllato e manipolato usando la nostra ignoranza – possiamo uscire da questi circoli viziosi coltivando la conoscenza della nostra storia, della nostra natura e delle nostre dimensioni interiori, evolvendole di conseguenza.

Le persone che conquistano e vivono la Sovranità del Sé agiscono – sono persone d’azione. Esse agiscono anche se hanno paura e, soprattutto, sanno rischiare andando contro i condizionamenti sociali e familiari - danno vita ai loro pensieri e desideri attraverso l’azione e sanno anche che a volte è importante dire di no, essendo sempre sinceri con il prossimo, con tatto, ma con decisione. Parlano e vivono la loro verità fino in fondo, non imponendola mai agli altri, ma vivendola fino in fondo con coraggio. Non scendono a compromessi se ciò significa penalizzare e barare con sé stessi. Inoltre, queste persone non mentono a sé stesse e agli altri, non tanto perché sia peccato, bensì perché sarebbe una perdita di tempo e non porterebbe ad una crescita costruttiva. Chi abbraccia la Sovranità del Sé sa che se si crede in sé stessi e si accompagna alla propria visione ed al proprio pensiero anche l’azione, i risultati seguiranno.











LA VIA DEL GUERRIERO PACIFICO (Stuart Wilde)


Sono un guerriero…                                             - agisco nonostante la paura

                                                                            - sono disposto/a  a fare tutto ciò che occorre

                “                                                             - faccio tutto al 100%

                “                                                             - sono disposto/a  a fare anche ciò che è difficile

                “                                                             - agisco nonostante i miei umori mutevoli

                                                                            - sono più potente di qualsiasi ostacolo

                                                                            - agisco con successo, noncurante degli ostacoli veri o apparenti

                                                                             - non cedo mai!

                                                                             - creo ogni momento della mia vita con i miei atteggiamenti

                                                                            - le mie scelte creano la mia realtà

                                                                             - prendo atto che il modo in cui mi pongo crea il risultato

                                                                            - non mi nascondo dietro ai “non posso”. Scelgo di fare o non fare

                                                                            - non dico “ci provo”. Lo faccio oppure no

                                                                             - sono fedele alla mia guida interiore ed agisco di conseguenza

                                                                             - esprimo la mia verità … preferibilmente con compassione

                                                                            - tengo fede ai miei impegni

                “                                                             - la mia parola è legge per me e non la uso invano

                                                                             - mantengo un atteggiamento di approvazione verso me stesso/a

                                                                            - non sento di dover accontentare tutti

                                                                            - non prendo nulla personalmente

        “                                                             - comprendo che il giudizio degli altri su di me è frutto della loro evoluzione e non della mia

        “                                                             - scelgo di essere sempre me stesso/a, noncurante del giudizio altrui









martedì 4 ottobre 2016

I Viaggi dell'Anima - Caratteristiche e Funzioni delle Regressioni Ipnotiche


I VIAGGI DELL'ANIMA (post di luglio riproposto)







                                             Introduzione


“Ci sono più cose in Cielo e in Terra di quante ne sogni la tua filosofia, Orazio”


(William Shakespeare – Amleto)



Per quanto riguarda la vita e specialmente il cervello ed il potenziale umano, poche sono le cose che persino i più grandi possono davvero vantare di poter spiegare senza ombra di dubbio e con totale certezza, purtroppo. Tra questo considerevole numero di cose per cui non si hanno risposte esaustive, si annovera sia la cosiddetta “terapia delle vite precedenti”, sia il motivo per cui sia così efficace nel rimuovere vecchi traumi, complessi, fobie e a volte persino dolori fisici che non rispondono ad altre cure e trattamenti, ma che sembrano sparire come per magia dopo una o più regressioni.

Questo breve articolo, quindi, non offre tanto risposte certe sul perché funzionano i Viaggi dell’Anima (come definisco io le regressioni), quanto sul come funzionano, cosa aspettarsi durante un trattamento. Ulteriori informazioni e dettagli saranno contenuti nel mio libro di prossima pubblicazione, nel quale racconterò anche cosa i ricercatori e professionisti ed operatori del settore sono riusciti a scoprire sull’argomento negli ultimi decenni.

In altre parole, questo breve articolo si prefigge di dare informazioni pratiche per soddisfare le curiosità dei non addetti ai lavori interessati all’argomento e che stanno forse contemplando la possibilità di investire del denaro per fare una regressione.

A coloro che sono mossi dalla curiosità di sapere se sono stati Cleopatra o Napoleone, mi affretto a comunicare l’ovvio, e cioè che la stragrande maggioranza di coloro che fanno Viaggi dell’Anima/Inconscio, o sedute regressive, oltre il 99% rivedono/rivivono vite molto ordinarie e persino noiose – quindi comunico senza mezzi termini che, se motivati solo dalla curiosità, meglio cercare eccitazione altrove risparmiando il proprio denaro, direi.

Ma qualora una regressione fosse motivata dal desiderio di riportare a galla vecchi talenti già maturati e sepolti nell’inconscio o dal desiderio di acquisire maggior benessere ed autostima in questa esistenza attuale (che, in ultima analisi, forse è ciò che conta di più), esorterei il lettore a continuare la sua lettura, cercando delle potenziali risposte ad eventuali quesiti nelle pagine che seguono.





Come si Accede alle (cosiddette) Memorie e Come Funziona una Seduta Ipnotica Regressiva


Questo breve articolo si svilupperà attraverso una serie di domande e risposte che si spera possano soddisfare la curiosità di una persona potenzialmente interessata ad esplorare i Viaggi della propria anima (nell’inconscio) attraverso la regressione.



D: Cos’è l’ipnosi?


L’Ipnosi è uno stato di attenzione e concentrazione focalizzata sulla propria interiorità ad esclusione di tutto il resto, nonché uno stato di coscienza automatico e naturale in cui ci si trova diverse volte al giorno, a seconda di quali attività occupano la propria mente e coscienza.

In realtà è uno stato di profondo rilassamento fisico molto piacevole, una trance in cui sprofondiamo automaticamente mentre leggiamo un bel libro o guardiamo un bel film, per capirci. E’ anche uno stato nel quale siamo più aperti alle suggestioni e quindi una condizione ideale per riprogrammare in modo positivo e sano il proprio inconscio (volendo), influenzando quindi positivamente sia il proprio presente che il futuro.

E’ bene sapere che qualora si sprofondasse in uno stato ipnotico molto profondo e ci si addormentasse, ci si risveglierebbe riposati e vigili come sempre, senza conseguenze negative. La realtà è che l’ipnosi è sempre auto-ipnosi poiché non è uno stato che si può imporre – occorre avere la volontà di ascoltare e seguire le direttive e le suggestioni altrui.



D: Qual è la differenza tra ipnosi e meditazione?


Sebbene l’ipnosi sia uno stato molto simile alla meditazione, mentre la meditazione è uno stato prettamente passivo nel quale ci si focalizza sul respiro, su un pensiero o una immagine per raggiungere la totale tranquillità interiore, la trance ipnotica è uno stato più attivo durante il quale possiamo guidare la mente attraverso un processo che facilita l’emergere dall’inconscio di alcune informazioni e alcune risposte a varie problematiche.

Nella trance ipnotica si opera e si procede con uno scopo ben preciso, per esempio con la volontà di scoprire informazioni o di far emergere talenti e convinzioni positive su sé stessi. Come detto, nello stato ipnotico non si perde mai il controllo, sia che sia qualcuno a guidarci, sia quando pratichiamo l’auto-ipnosi.



D: Credere nella reincarnazione e nel karma è condizione essenziale per poter usufruire dei benefici delle regressioni?


Assolutamente no. Il punto forte delle regressioni è che hanno un effetto positivo indipendentemente dalle proprie filosofie e dai propri credo. Per quel che ne sappiamo, ciò che emerge dall’inconscio in una seduta regressiva potrebbero essere metafore usate dall’anima per comunicare ciò che è rimasto inesplorato, non del tutto sviluppato oppure bloccato nelle memorie collettive dell’umanità e la cui programmazione continua nel tempo (come un disco incantato) se non fermata o riprogrammata e che influenza le nostre vite.

Detto ciò, milioni di persone nel mondo, specie in India e in Tibet, credono nella reincarnazione ed esistono studi seri fatti da professionisti occidentali le cui ricerche sono a disposizione e si possono facilmente leggere (ved. per esempio le ricerche tradotte in italiano del dottor Ian Stevenson sulle memorie di altre vite dei bambini – link qui sotto)



D: E’ sempre necessario usare ipnosi formale per regredire a ricordi di vite precedenti o memorie dall’inconscio collettivo, che dir si voglia?


In teoria no, anche se in pratica c’è chi asserisce che tutti i metodi 

usati siano forme ipnotiche. Una tecnica molto usata con successo, 

per esempio, nota agli addetti ai lavori come “bridging” 

(connettere), resa nota da Netherton, prevede che ci si focalizzi sulle emozioni 

connesse ad un problema o su una particolare frase che descrive un  problema 

– la ripetizione di questa frase dal forte contenuto emotivo, a quanto pare, facilita l’apertura delle porte dell’inconscio, con conseguenti ricordi e memorie che 
affiorano dall'inconscio (personale o collettivo).


Un facilitatore in gamba, ascoltando ciò che dice il/la cliente, sa trovare il filo conduttore e, cavalcando l’onda emotiva, per così dire, è in grado di trovare le frasi adatte da ripetere per sollecitare le reazioni giuste con conseguenti memorie emergenti, anche provenienti da diverse vite, connesse tra di loro da un tema comune da esplorare e risolvere. Una volta emerso il ricordo e rivissuta l’emozione ad esso connessa, si perde gradualmente sensibilità verso tale emozione, la quale, essendo meno “carica”, perde di importanza e di capacità di influenzare la propria psiche.

Bisogna tenere in considerazione che l’inconscio in realtà è un chiacchierone e se gli si dà la possibilità di esprimersi, lo farà in molteplici modi: attraverso sogni, emozioni improvvise, sensazioni di dejà vu, odori o persino canzoncine e motivetti che riportano a galla certe memorie. 

Per esempio, se una persona prova angoscia e panico ogni volta che si avvicina all’acqua con la convinzione interiore che recita “Non sono al sicuro, non sono al sicuro”, una volta in stato di rilassamento, con o senza l’aiuto di un facilitatore, la persona può focalizzarsi sulle sue sensazioni e ripetere nella sua testa “non sono al sicuro, non sono al sicuro” diverse volte finché non affiorano specifiche immagini che spiegano da dove deriva il problema o la convinzione originariamente.

Facendo ciò, la persona potrebbe rivedere sé stessa da bambina, a galla in un mare molto freddo, con di fronte una nave che affonda di fronte a lei mentre lei tenta di mantenersi a galla senza smettere di cercare con gli occhi il fratellino ed i suoi genitori. Dopo una serie di tentativi di gridare aiuto o portare in salvo sé stessa e il fratellino, alla fine vede sé stessa perdere la vita affogando, mentre la convinzione che l’acqua non sia un elemento sicuro e sia in realtà pericolosa si solidifica nella sua psiche e nel suo inconscio.

Una volta riemersa questa specifica memoria, la persona può conservare un sano atteggiamento di cautela nei confronti del mare, senza però percepirlo come una minaccia per lei nell’attuale esistenza, alleggerendo notevolmente la carica emotiva ed irrazionale che le aveva causato tanta angoscia in presenza dell’acqua o del mare in precedenza. In certi casi è consigliabile rivivere prima qualche memoria positiva e leggera per prendere confidenza con i Viaggi nell’inconscio, prima di avventurarsi nell’esplorazione di situazioni più complicate e/o emotivamente più pesanti.



D: Occorre cedere il controllo in stato di ipnosi?


A differenza dei tristemente diffusi equivoci e delle idee sbagliate promosse anche dai film di Hollywood, nessuno perde il controllo in uno stato di ipnosi, che è in realtà non solo una condizione normalissima in cui ci si ritrova diverse volte al giorno, ma che è, a dire il vero, uno stato di attenzione molto concentrata diretta all’interno di noi stessi. Volendo si può mentire in trance (sotto ipnosi) e si può uscire dalla trance in un istante semplicemente aprendo gli occhi. In qualsiasi momento. Quando guidiamo pensando alle nostre cose o laviamo i piatti in modo automatico mentre la mente vaga, siamo in realtà in uno stato di leggera trance.


D: Quali sono i benefici dell’ipnosi e cosa implica la trance ipnotica?

La ricerca medica, con l’avvento dell’elettroencefalogramma, ha stabilito non soltanto che ci sono diverse frequenze nelle onde cerebrali, le quali tendono ad essere associate ad attività diverse, ma anche che in uno stato di ipnosi c’è un cambiamento benefico nel modo in cui funziona il cervello. Inoltre, misurando l’attività elettrica dell’encefalo (nel cervello) con l’elettroencefalogramma, si è notato che la trance/ipnosi e la meditazione hanno molti fattori e molte caratteristiche in comune.

Anzitutto, in entrambi i casi ci si può trovare sia in stato Alfa che Theta, e a volte, anche se più raramente, anche in Delta poiché quasi sempre in Delta si è passati dall’ipnosi al sonno. La cosa interessante è che in stati di rilassamento regolarmente vissuti e percepiti, alla lunga si acquisisce maggiore capacità di concentrazione e di apprendimento, un abbassamento di pressione e maggiore serenità nell’affrontare le sfide quotidiane, per esempio. Passiamo ad una breve descrizione delle onde cerebrali, le frequenze elettriche del cervello.

Le onde cerebrali si distinguono principalmente in Beta, Alfa, Theta, Delta e Gamma. Quando una persona è impegnata in una normale attività fisica o in un’attività cerebrale che richiede logica e ragionamento, le onde Beta, che rappresentano la capacità di elaborare coscientemente i pensieri, saranno dominanti, mentre in condizioni di maggior riposo mentale e/o fisico, saranno le onde Alfa ad essere dominanti. Le onde cerebrali Alfa denotano un equilibro tra l’emisfero destro e quello sinistro del cervello, favorendo qualsiasi attività creativa, inclusa l’attivazione del proprio immaginario interiore; in teoria le onde Alfa agevolano la creatività e la connessione con la Coscienza Collettiva. La visualizzazione è più facile e la capacità di immaginare è acuita, così come lo sono le facoltà di apprendimento e di memorizzazione. Inoltre, la nostra intuizione alza il volume quando il cervello è in Alfa.

Si registra una preponderanza di onde Theta nel cervello quando il corpo è fermo, si è concentrati sulla realtà interiore, si hanno gli occhi chiusi e si è in uno stato di intensa attenzione interiore, rendendo poco sicuro operare o muoversi nella realtà fisica. Questo è lo stato principalmente connesso con l’Inconscio Collettivo e si dice che le onde Theta favoriscano in teoria l’attivazione di aree del cervello precedentemente inutilizzate. Le onde Theta, da 4 a 7 cicli per secondo, sono associate con le più profonde esperienze di ipnosi, meditazione e di creatività. E’ stato scoperto che il ritmo di un tamburo percosso quattro volte e mezzo al secondo (a mò di onde Theta) facilita la trance sciamanica e le esperienze meditative dei Buddisti Tibetani.

Va sottolineato che non occorre per forza raggiungere trance profonde per far riaffiorare le cosiddette memorie di vite precedenti – in realtà bastano le onde alfa ed una condizione di leggerissima trance, facilmente raggiungibile con qualche profonda inspirazione, qualche musica che ricrea ambienti naturali o persino con il suono delle campane tibetane. Però è interessante notare che lo stato di dormiveglia che porta dalla veglia al sonno (detto stato ipnagogico) o dal sonno alla veglia (stato ipnopompico) ), molto simile all’ipnosi, è caratterizzato da una preponderanza di onde Theta.

Le onde Delta dalla frequenza più lenta, da 5 a 4 cicli per secondo, saranno preponderanti in condizioni di sonno profondo, ad onde lente. Esse sono associate alla guarigione, alle esperienze premorte, al coma e alla cosiddetta Coscienza/Energia Universale, al Superconscio, al Sé Multidimensionale e all’Unità del Tutto. Le onde Gamma dalla frequenza velocissima sono associate a lampi di genio e a funzioni cognitive superiori; uno studio sui monaci Tibetani ha dimostrato che le onde Gamma sono molto presenti mentre in profondo stato meditativo.

Molto resta ancora da scoprire riguardo alle onde Gamma, Iper Gamma, Lambda ed Epsilon e alle percezioni ed al potenziale umano ad esse connesso. Per tornare alla domanda in questione, lo stato di trance può dare accesso ad ogni tipo di memoria sepolta nell’inconscio, sia essa positiva (come per esempio un talento non ancora emerso o totalmente sviluppato), sia essa traumatica, che in questo caso dà invece adito ad una serie di problemi nell’attuale incarnazione, spesso apparentemente senza spiegazione.

Una memoria traumatica in realtà è paragonabile ad una registrazione rimasta attiva da molto tempo, ma da molto tempo non più necessaria e spesso pure priva di uno scopo utile, ma esistente ciononostante – quindi causa di disagio. Occorre quindi trasformarla e riprogrammarla e a questo principalmente servono le sedute di regressione ipnotiche. Inoltre, a volte le regressioni assistite da uno stato di trance aiutano persino a gettare luce e quindi a capire e a realizzare lo scopo principale della propria attuale incarnazione.

Nonostante la pessima reputazione e la considerevole disinformazione relativa all’ipnosi ed al suo scopo e potenziale, guadagnata anche grazie agli ipnotisti da palcoscenico, gli stati ipnotici offrono in realtà molti benefici oltre a quelli evidenti, in quanto si acquisisce una maggiore chiarezza e pace interiore e si permette al corpo di rilasciare stress e tensioni, liberando energia da usare in modo più proficuo in futuro. Inoltre, il cliente acquisisce maggiore consapevolezza e controllo su sé stesso e sul proprio comportamento. Il facilitatore può ricoprire il ruolo di un navigatore, per intenderci, ma è il cliente alla guida, sempre e comunque. Resta lucido e, come detto, può anche mentire se così desidera. Non perde assolutamente il controllo in nessun caso.



D: E’ vero che non tutti possono essere ipnotizzati?


Secondo alcune teorie, circa il 10% degli esseri umani non risponde all’ipnosi, specialmente le persone eccessivamente razionali, coloro che faticano a seguire le istruzioni, a rilassarsi o a concentrarsi. Dal momento però che la trance ipnotica è uno stato di coscienza così naturale per un essere umano (vedi lo stato ipnagogico e ipnopompico spiegati sopra), direi che sarebbe più corretto dire che non tutti possono essere ipnotizzati dagli stessi metodi e dalle stesse persone!

Uno dei fattori più importanti e favorevoli al processo ipnotico è la fiducia. Se c’è qualsiasi dubbio nella propria mente sul potersi fidare della persona che è lì per facilitare la trance in noi, difficilmente seguiremo le istruzioni date o daremo a noi stessi il permesso di rilassarci completamente.

Un altro aspetto da non sottovalutare sono le proprie aspettative. Se ci si aspetta che accada qualcosa di soprannaturale e la propria voce interiore continuerà a domandarsi quando ciò avverrà, non solo si rimarrà molto delusi, ma non ci si rilasserà a sufficienza per facilitare la trance. La stessa situazione si incontrerà se ci si preoccupa troppo di riuscire a visualizzare. Non tutti “vedono” – le situazioni che emergono dall’inconscio a volte si percepiscono, si “sentono”, eccetera. 

A volte si hanno i dettagli senza necessariamente essere visivi o sapere come; è una certezza e basta. Siamo tutti diversi, per fortuna. La cosa importante è mantenere un atteggiamento di curiosità senza eccessive aspettative. Ma per rispondere alla domanda, è davvero molto, molto raro non riuscire ad avere accesso alle memorie che si vogliono esplorare - che si tratti di memorie effettive o libere associazioni o contenuti dell'inconscio personale o collettivo... L'importante è l'effetto benefico registrato e non grandi certezze su presunte verità che nessuno può vantare di avere.



D: Cosa succede durante una seduta esattamente?


Il cliente di solito è in una posizione molto comoda su una poltrona o un lettino che permette l’estensione delle gambe e della schiena, ma preferibilmente non del tutto stesa, in quanto ricorda troppo il sonno e lo scopo di una seduta non è dormire. Ad occhi chiusi il cliente focalizza la propria attenzione sul respiro. Il facilitatore gradualmente e gentilmente induce un profondo stato di rilassamento fisico ma di allerta mentale, nel quale le distrazioni vengono estromesse dallo spazio psichico del momento.

Si tratta di istruzioni molto semplici da seguire con l’immaginazione e che inducono in modo semplice e sicuro uno stato di trance ipnotica. Una esperienza molto comune in ipnosi è la percezione distorta del tempo che passa. Anche se dovessero emergere memorie spiacevoli o difficili, una volta guidati attraverso alcuni esercizi di guarigione e trasformazione, le memorie alla fine vengono rese emotivamente neutrali e quindi la carica negativa svanisce alla fine della seduta. E’ normale percepire un senso di sollievo dopo una seduta regressiva.

Una volta fisicamente rilassato e mentalmente concentrato, il cliente viene incoraggiato attraverso alcuni semplici esercizi a descrivere le proprie percezioni, che siano visive, uditive o cinestesiche (sensazioni ed emozioni). Spesso ciò viene premesso dalla richiesta di una breve descrizione del proprio compagno di banco preferito, oppure della propria porta di casa o della propria camera o salotto – di qualsiasi cosa/memoria aiuti il cliente a decifrare in quale modo “visualizza” o registra e percepisce le proprie memorie. In questo modo, dopo questa breve conferma, sarà più facile per il cliente rilassarsi e lasciar fluire le esperienze che emergono.

Quasi sempre le istruzioni che seguono poi conducono il cliente alla visualizzazione di una gradinata, di una scalinata con gradini o di una scala mobile che porta giù, sempre più giù nel suo mondo interiore, rilassando ulteriormente il sistema nervoso e approfondendo lo stato di trance ipnotica. Una volta in fondo, la persona crea con la propria immaginazione un posto magico e sicuro nel quale rifugiarsi, tutte le volte che lo desidera e quando vuole, per guarire o per rivisitare altre vite e consultare il proprio Inconscio e/o Io Superiore o le proprie Guide.

Questo sarà anche il luogo dove il cliente potrà rifugiarsi qualora le memorie diventassero troppo traumatiche; in quei rarissimi casi, il cliente potrà decidere di continuare la seduta senza emozioni, in modo distaccato, volando al di sopra della scena mentale, mentre si rifugia nel luogo magico appena creato nel suo spazio psichico. Dopotutto si tratta di uno spazio psichico con regole diverse da quelle del mondo materiale – tanto vale crearne di nuove come si vuole. A onor del vero, le memorie o il materiale che emerge dall’Inconscio è talmente interessante che sarà molto raro decidere di interrompere la seduta.

Ci penserà il facilitatore a tenere il cliente entro spazi psichicamente sicuri e ad evitargli traumi inutili. Spesso le sedute iniziano chiedendo all’Inconscio o al Superconscio di mostrare dettagli che portino alla situazione nel passato che ha dato luogo ad un determinato problema o disagio attuale che si vuole risolvere nella propria vita.



D: E’ possibile rivedere in diverse sedute la stessa vita passata?


Assolutamente sì – anzi è una cosa molto diffusa. Una volta aperta la porta a memorie di vite precedenti, è molto comune che 5 o 6 specifiche incarnazioni “spingano” per salire a galla ed essere rivissute/ricordate e tornano a galla quasi a sottolineare che occorre esplorare le diverse tematiche ad esse relative  e in diverse angolazioni prima di poter passare ad esaminare altri argomenti, per così dire.



D: E’ possibile che il cliente si stia immaginando tutto?


Per quanto sembri strana la risposta, la sensazione che avrà il cliente sarà esattamente quella in quanto la mente logica, che non dorme, non comprende come sia possibile avere consapevolezza di certe immagini o informazioni!

Chiariamo che l’immaginazione, tanto bistrattata dalla civiltà occidentale, è la lingua dell’Inconscio e dell’emisfero destro del cervello ed è una facoltà preziosa, senza la quale moltissime scoperte scientifiche non avrebbero mai avuto luogo.

Durante una regressione ci si sente esattamente come ci sentiremmo se una persona ci dovesse chiedere di ricordare una nostra vacanza di qualche anno fa e descrivergliela e raccontargliela. L’esperienza è quasi identica. Una volta iniziato il racconto, si aggiungono mano a mano memorie e dettagli e così accade anche durante una regressione. Salvo rari casi, non si tratta assolutamente di una percezione come in un film – sono più immagini a volte disgiunte, ma che piano piano hanno un senso, anche se a volte occorre “viaggiare” avanti e indietro nel tempo con la mente e l’immaginazione.

Persino le persone che dicono di non vedere nulla sembrano in grado di rispondere a domande relative al personaggio che stanno visitando, al periodo storico o geografico e ad altri dettagli – non sanno come lo sanno, ma conoscono i dettagli; li conoscono o perché le risposte arrivano rapide, perché magari le percepiscono emotivamente o in qualche caso le vedono chiaramente, oppure per una combinazione di fattori. La cosa importante resta quella di ottenere il maggior numero di dettagli ed informazioni senza stimolare troppo la mente logica, la quale porterebbe immediatamente fuori dallo stato Alfa e quindi fuori dalla trance.



D: E se si trattasse di pura fantasia, come nel caso della criptomnesia?


Non è tanto importante verificare storicamente i dettagli emersi in una regressione ai fini di dimostrare che la memoria emersa sia una memoria “vera”, quanto la rimozione di vecchi traumi o la trasformazione di convincimenti errati o promesse e contratti antichi e desueti che non occorre più rispettare e onorare. Dopotutto, anche se in parte si trattasse dicriptomnesia (frammenti di memorie di film o favole o rappresentazioni teatrali viste o udite molti anni prima, ma puntualmente dimenticate), per quale motivo sarebbero emersi determinati “ricordi” e dettagli e non altri? C’è sempre un motivo se i Viaggi nell’Inconscio della nostra Anima rivelano certe dinamiche e non altre e la cosa importante, il vero scopo di queste sedute, è la trasformazione e la guarigione da vecchi traumi, il vivere meglio e lo sviluppo del nostro potenziale positivo, dopotutto.



D: Vista la terribile storia dell’umanità, esiste una connessione tra le varie fobie, traumi e comportamenti apparentemente deviati di cui certe persone sembrano essere vittime in questa esistenza e le tragedie occorse nei secoli, le barbarie commesse da umani contro altri esseri umani in altre parole?



Un elenco dei temi e delle storie comuni e dei complessi emersi durante le regressioni si trova nel mio libro in preparazione. Uscirà verso la fine dell’anno sia in versione kindle che in cartaceo su amazon.it


























Patrizia Trotta si è formata in Inghilterra ed è Dottore di Ricerca specializzata in Scienza dell'Educazione Transpersonale (PhD Ed) con specializzazione in Psicologia Transpersonale attraverso la sua Laurea Triennale in Psicologia (BSc) seguita da un Master of Science (MSc) in Consciousness and Transpersonal Psychology (Studi sulla Consapevolezza Umana e sulla Psicologia Transpersonale), quindi in ricerche per lo Sviluppo del Potenziale Umano e della Sovranità del Sé.

Le sue ricerche continuano nel campo della Psicoenergetica, l’emergente quinta forza in Psicologia che si occupa di energie (le altre quattro forze sono: psicoanalisi, comportamentismo, psicologia umanistica e transpersonale).


L’autrice inoltre si occupa da oltre 30 anni di astrologia psicologica ed esoterica (Certificato e Diploma della White Eagle School of Astrology) e dal 1991 anche di cristalloterapia (Diploma International College of Crystal Healing) ed altre discipline relative all'esoterismo occidentale e allo sviluppo del potenziale umano. 

Attualmente sta aggiornando e completando la sua formazione come ipnologa e come ipnologa specializzata in regressione alle vite precedenti, argomento su cui presto pubblicherà due libri (di cui uno sulla reincarnazione) e sul quale discuterà anche in questa sede, aggiungendo ulteriori post a tale proposito.





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Qualche libro utile oltre a quelli già precedentemente segnalati in questo blog: