lunedì 8 febbraio 2016

Il Principio della Sincronia - Qualche Idea per Sondare l'inconscio




La vita a volte ci presenta coincidenze nelle quali il sogno di una persona o un pensiero corrispondono poi a qualcosa che accade nel mondo fisico, senza alcuna possibilità che uno dei due eventi abbia causato l’altro. A volte tali coincidenze ci sembrano particolarmente significative e ci domandiamo se qualcosa di più della pura casualità, magari delle particolari forze vitali o cosmiche, siano coinvolte nell’evento. 

Jung definisce la Sincronia come una coincidenza significativa tra due o più eventi, dove è coinvolto qualcosa di più della probabilità e del caso. Sincronia (o sincronicità come la traducono alcuni) è un termine che descrive il legame fra due eventi uniti da un significato comune, ma si tratta di un legame non spiegabile in termini di causa ed effetto. Vi sono tre tipi di sincronie descritte da Jung:

1) Coincidenza tra un contenuto mentale (pensiero/sentimento ecc.) ed un evento esterno

2) Sogno o visione che coincide con un evento sincronico avente luogo a distanza nello stesso momento (e confermato in seguito) [visione remota?]

3) Previsione con immagini ricevute tramite sogno, visione o premonizione di qualcosa che accadrà in futuro e l’evento poi ha effettivamente luogo.

Essenzialmente, in ciascuna di queste situazioni un evento reale finisce per coincidere con un pensiero, visione, sogno o premonizione. La Sincronia, dunque, è una coincidenza significativa di eventi ed è il principio che Jung ha individuato come il nesso che collega la psiche all’evento in una coincidenza significativa – quanto significativa sia la coincidenza viene determinato da chi partecipa alle situazioni e ai legami tra mente ed evento, mente e materia, descritte sopra. 

Secondo la psicologa Jean Shinoda Bolen, il Tao ed il Sé sono concetti simili a quelli della Sincronia.


“Il Sé è ciò di cui facciamo esperienza interna quando ci sentiamo in relazione con l’unità del tutto, con l’eterno Tao che collega tutto ciò che esiste di esterno a noi con noi stessi. In sintesi, la Sincronia si percepisce attraverso degli eventi particolari, che a noi piace chiamare coincidenze, che sono significativi per noi, e attraverso i quali si rivela la base comune del Tao. Quando il principio di causa ed effetto non si può applicare, data l’impossibilità di qualsiasi spiegazione razionale per un fatto, allora è la Sincronia il principio che mette in relazione la nostra psiche con gli eventi esterni, nei quali percepiamo inspiegabilmente il senso che la dimensione interna e quella esterna siano collegate. Nella esperienza di un evento sincronico, invece che sentirci unità separate e isolate in un vasto mondo, sentiamo di essere in relazione con gli altri e con l’universo ad un livello profondo e significativo. Questo legame sottostante è l’eterno Tao e ogni evento sincronico è una specifica manifestazione di esso” 

(tratto da Iniziazione al Tao della Psicologia di Jean Shinoda Bolen, Ed. Mediterranee marzo 2010, p.44 disponibile cliccando qui sotto

Iniziazione al tao della psicologia). 


Vorrei sottolineare che la teoria delle Sincronie di Jung ci riavvicina al modo di pensare del lontano passato e a ciò che la scienza nega e da cui rifugge, cioè la cosiddetta superstizione, la magia, ciò che non è razionalmente spiegabile. Essa rappresenta un bel grattacapo ed è difficile integrarla con il pensiero Occidentale.

Le Sincronie danno ad intendere che esiste una forma di Intelligenza Superiore nel Cosmo e che esistono degli eventi non causati gli uni dagli altri, che la materia abbia un aspetto psichico e che la psiche sia in grado di relativizzare il tempo e lo spazio, in quanto sembra esistere una dimensione di significato oggettivo accessibile agli esseri umani, ma non necessariamente da essi creata. Noi siamo abituati a pensare alle causalità, agli eventi che causano altri eventi e non siamo abituati a percepire la materia come psichicamente significativa in termini di significato e di valore. 

Tuttavia, se la psiche è in grado di relativizzare il tempo e lo spazio, allora sarà possibile che eventi distanti nel tempo e nello spazio possano interagire in questo momento spazio-temporale senza che intervengano trasmissioni causate da agenti esterni. Se esiste una dimensione di significato oggettivo, l’implicazione è che il significato che sperimentiamo non sia solo o interamente la nostra creazione soggettiva. L’implicazione invece è che siamo in un ordine di significato che trascende la nostra prospettiva prettamente umana.

Uno dei modi più pratici ed interessanti per entrare in contatto con il principio della Sincronia, per usare un esempio e rendere pratico il discorso qui sopra, è quello di sondare l'Inconscio o Superconscio attraverso carte come i Tarocchi o le cosiddette Cartine degli Angeli da selezionare ad occhi chiusi per avere delle risposte o delle indicazioni su situazioni, decisioni da prendere, eccetera. La carta o le carte scelte rifletteranno, secondo Jung, la qualità del momento e saranno sincroniche con la propria situazione psicologica.

Se ci si vuole approcciare in modo non troppo impegnativo a questo semplice ed immediato sistema di consultazione del proprio inconscio, consiglio i seguenti due acquisti:

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2) Tiny Universal Waite (mazzo completo di minitarocchi a cinque euro da mettere in un piccolo sacchetto e scegliere con gli occhi chiusi), disponibili cliccando su questo link 



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