La vita a volte ci presenta coincidenze nelle quali il sogno di una persona o un pensiero corrispondono poi a qualcosa che accade nel mondo fisico, senza alcuna possibilità che uno dei due eventi abbia causato l’altro. A volte tali coincidenze ci sembrano particolarmente significative e ci domandiamo se qualcosa di più della pura casualità, magari delle particolari forze vitali o cosmiche, siano coinvolte nell’evento.
Jung definisce la Sincronia come una coincidenza significativa tra due o
più eventi, dove è coinvolto qualcosa di più della probabilità e del caso.
Sincronia (o sincronicità come la traducono alcuni) è un termine che descrive
il legame fra due eventi uniti da un significato comune, ma si tratta di un
legame non spiegabile in termini di causa ed effetto. Vi sono tre tipi di
sincronie descritte da Jung:
1) Coincidenza tra un contenuto mentale (pensiero/sentimento ecc.) ed un
evento esterno
2) Sogno o visione che coincide con un evento sincronico avente luogo a
distanza nello stesso momento (e confermato in seguito) [visione remota?]
3) Previsione con immagini ricevute tramite sogno, visione o premonizione
di qualcosa che accadrà in futuro e l’evento poi ha effettivamente luogo.
Essenzialmente, in ciascuna di queste situazioni un evento reale finisce
per coincidere con un pensiero, visione, sogno o premonizione. La Sincronia,
dunque, è una coincidenza significativa di eventi ed è il
principio che Jung ha individuato come il nesso che collega la psiche
all’evento in una coincidenza significativa – quanto significativa sia la
coincidenza viene determinato da chi partecipa alle situazioni e ai legami tra
mente ed evento, mente e materia, descritte sopra.
Secondo la psicologa Jean Shinoda Bolen, il Tao ed il Sé sono concetti
simili a quelli della Sincronia.
“Il Sé è ciò di cui facciamo esperienza interna quando ci sentiamo in
relazione con l’unità del tutto, con l’eterno Tao che collega tutto ciò che esiste
di esterno a noi con noi stessi. In sintesi, la Sincronia si percepisce
attraverso degli eventi particolari, che a noi piace chiamare coincidenze, che
sono significativi per noi, e attraverso i quali si rivela la base comune del
Tao. Quando il principio di causa ed effetto non si può applicare, data
l’impossibilità di qualsiasi spiegazione razionale per un fatto, allora è la
Sincronia il principio che mette in relazione la nostra psiche con gli eventi
esterni, nei quali percepiamo inspiegabilmente il senso che la dimensione
interna e quella esterna siano collegate. Nella esperienza di un evento
sincronico, invece che sentirci unità separate e isolate in un vasto mondo,
sentiamo di essere in relazione con gli altri e con l’universo ad un livello
profondo e significativo. Questo legame sottostante è l’eterno Tao e ogni
evento sincronico è una specifica manifestazione di esso”
(tratto da Iniziazione al Tao della Psicologia di Jean Shinoda Bolen, Ed. Mediterranee marzo 2010, p.44 disponibile cliccando qui sotto
Iniziazione al tao della psicologia).
Vorrei sottolineare che la teoria delle Sincronie di Jung ci riavvicina al modo di pensare del
lontano passato e a ciò che la scienza nega e da cui rifugge, cioè la
cosiddetta superstizione, la magia, ciò che non è razionalmente spiegabile.
Essa rappresenta un bel grattacapo ed è difficile integrarla con il pensiero
Occidentale.(tratto da Iniziazione al Tao della Psicologia di Jean Shinoda Bolen, Ed. Mediterranee marzo 2010, p.44 disponibile cliccando qui sotto
Iniziazione al tao della psicologia).
Le Sincronie danno ad intendere che esiste una forma di Intelligenza
Superiore nel Cosmo e che esistono degli eventi non causati gli uni dagli
altri, che la materia abbia un aspetto psichico e che la psiche sia in grado di
relativizzare il tempo e lo spazio, in quanto sembra esistere una dimensione di
significato oggettivo accessibile agli esseri umani, ma non necessariamente da
essi creata. Noi siamo abituati a pensare alle causalità, agli eventi che
causano altri eventi e non siamo abituati a percepire la materia come
psichicamente significativa in termini di significato e di valore.
Tuttavia, se la psiche è in grado di relativizzare il tempo e lo spazio,
allora sarà possibile che eventi distanti nel tempo e nello spazio possano
interagire in questo momento spazio-temporale senza che intervengano
trasmissioni causate da agenti esterni. Se esiste una dimensione di significato
oggettivo, l’implicazione è che il significato che sperimentiamo non sia solo o
interamente la nostra creazione soggettiva. L’implicazione invece è che siamo
in un ordine di significato che trascende la nostra prospettiva prettamente
umana.
Uno dei modi più pratici ed interessanti per entrare in contatto con il principio della Sincronia, per usare un esempio e rendere pratico il discorso qui sopra, è quello di sondare l'Inconscio o Superconscio attraverso carte come i Tarocchi o le cosiddette Cartine degli Angeli da selezionare ad occhi chiusi per avere delle risposte o delle indicazioni su situazioni, decisioni da prendere, eccetera. La carta o le carte scelte rifletteranno, secondo Jung, la qualità del momento e saranno sincroniche con la propria situazione psicologica.
Se ci si vuole approcciare in modo non troppo impegnativo a questo semplice ed immediato sistema di consultazione del proprio inconscio, consiglio i seguenti due acquisti:
1) Angel Cards (piccole con bellissimi disegni e parola chiave in inglese) disponibili cliccando su questo link
2) Tiny Universal Waite (mazzo completo di minitarocchi a cinque euro da mettere in un piccolo sacchetto e scegliere con gli occhi chiusi), disponibili cliccando su questo link
Per avere ulteriori informazioni su uso e significato dei Tarocchi come voce dell'Inconscio, da segnalare è invece il seguente ebook:
I Tarocchi La Voce dell'Inconscio
oppure in versione libro cartaceo cliccando qui
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