Nell’aprile del 1900 vicino all’isola greca di Antikitera fu scoperto
un
relitto di una nave affondata intorno all’anno 80 a.C. Tra i vari
tesori ritrovati
c’erano statue di marmo, gioielli, monete e uno
strano meccanismo di bronzo e
tutto fu depositato presso il Museo
Nazionale di Archeologia ad Atene in attesa
delle analisi del caso.
Per due anni lo strano meccanismo fu più o meno
ignorato mentre
venivano analizzate statue, porcellane varie ed altri oggetti preziosi trovati nel relitto. L’archeologo Valerios Stais ipotizzò a suo tempo che l’oggetto fosse un orologio astronomico, ma altri studiosi
inizialmente
rigettarono quella ipotesi in quanto fu considerato
troppo complesso per essere
stato ideato e costruito nello stesso
periodo a cui risalivano gli altri
ritrovamenti (quando smetteremo
di essere così arroganti riguardo al nostro
cosiddetto status di illusoria avanguardia scientifica, mi domando?).
Per un'altra cinquantina d'anni l’oggetto fu più o meno ignorato fino a quando un Professore dell’Università di Yale,
Derek J. de Solla Price, iniziò a studiarlo insieme ad altri per poi pubblicare un lungo
articolo sul risultato delle analisi nel 1974.
In sintesi, si pensa che il Meccanismo di Antikitera, fatto di una
lega di
rame e latta, fu costruito nel secondo secolo a.C.,
rendendolo quindi il più
antico strumento astronomico mai
scoperto fino ad ora, ma va detto che per il momento non
sembrano esservi certezze – solo congetture. Derek Price concluse da alcune
iscrizioni trovate sul meccanismo che esso risaliva all’anno 87
a.C., ma le
monete trovate sul relitto risalivano a circa l’anno 70
a.C. Qualsiasi fosse la
sua origine, in seguito ad ulteriori studi, si
scoprì che il meccanismo era un
calendario solare e lunare in grado
di prevedere fenomeni astronomici come la
posizione di stelle ed
eclissi e ci fu chi sospettò che fosse stato addirittura
il genio di
Archimede ad ideare quel marchingegno.
La scoperta del Meccanismo di Antikitera mette in crisi la scienza
in quanto oggetto teoricamente impossibile che non dovrebbe
esistere, vista la tecnologia ellenistica presumibilmente non
sufficientemente avanzata nei tempi antichi a cui si fa risalire la
creazione dello strumento in questione. Ci troviamo dunque di
fronte a qualche conoscenza che risale a civiltà perdute
all’avanguardia – perdute appunto in qualche cataclisma di vasta
portata? Qual
è la vera storia dell’umanità viste le innumerevoli
domande a cui non sa rispondere
la nostra scienza che si ritiene
tanto “progredita” ?
E perché la formazione di studiosi e filosofi dell’antica Grecia
contemplava inevitabilmente una tappa di formazione più o meno
lunga in Egitto?
A queste domande danno una possibile risposta svariati libri di ricerca. Tra questi,
mi sento di segnalare i seguenti titoli:
1) La storia proibita. I misteri delle antiche civiltà. Atlantide, i Maya e le piramidi. Le più controverse scoperte scientifiche finora nascoste
2) Impronte degli dei (difficile reperibilità)
3) Civiltà sommerse
4) Il ritorno degli dei: Il sapere dimenticato di una civiltà perduta
(versione kindle disponibile dal 18/2/2016, questo libro è la continuazione e l'aggiornamento del best seller "Impronte degli Dei")
5) La voce delle pietre. Civiltà perdute
2) Impronte degli dei (difficile reperibilità)
3) Civiltà sommerse
4) Il ritorno degli dei: Il sapere dimenticato di una civiltà perduta
(versione kindle disponibile dal 18/2/2016, questo libro è la continuazione e l'aggiornamento del best seller "Impronte degli Dei")
5) La voce delle pietre. Civiltà perdute
7) L'Enigma delle Origini (per kindle)
8) Il mistero della genesi delle antiche civiltà (eNewton Saggistica) (per kindle)