martedì 20 settembre 2016

L'EVOLUZIONE DELLA COSCIENZA COLLETTIVA


I GIOVANI E LA COSCIENZA COLLETTIVA





L’aspetto interessante delle Nuove Generazioni è che probabilmente stanno svolgendo la funzione di Prometeo, rendendo evidente agli adulti che tutti gli esseri umani dovrebbero attualizzare e sviluppare il loro potenziale, anche attraverso modi autentici ed empatici di interagire col mondo, incarnando così un archetipo e un tipo di coscienza che rappresentano la prossima fase di evoluzione collettiva e cosmica. Non si può difatti sottovalutare il fatto che l’irrequietezza delle Nuove Generazioni potrebbe stare ad indicare che esse stiano manifestando sintomi di trascendenza dell’ego (transcendent actualization) – l’espressione di un campo di coscienza molto più espanso, attraverso il quale percepiscono una diversa relazione tra sé, gli altri e tutte le forme di vita (Trotta, 2012).

Forse è meglio sottolineare la differenza tra le ultime due fasi identificate da Maslow, cioè l’autorealizzazione (self-actualization) e i bisogni di trascendenza . Mentre la prima descrive un desiderio di realizzazione del proprio potenziale, la seconda cerca di promuovere una causa che va oltre l’ego e il sé, che includa per esempio il bisogno di assistere altre persone o servire cause collettive, la devozione quindi ad un ideale o a una causa (maggiore equità e giustizia sociale, ambientalismo, ecc.), allo scopo di vivere una vera comunione con il tutto che si spinga oltre i confini del sé e dei propri interessi personali (Krippner, 1972, Maslow, 1970, 1971).

Se vogliamo assistere davvero le Nuove Generazioni, come sottolineano anche gli esperti Sisk & Torrance (2001), nuovi modi di apprendere e di educare vanno introdotti ed integrati ai curricula di scuole tradizionali e olistiche e la tendenza ad isolare ed etichettare le neurodiversità va rivista con urgenza.

E’ il sistema educativo nella sua totalità a fallire, non le Nuove Generazioni! Vanno educati diversamente anche gli educatori e i genitori. Una volta ci si rivolgeva a consulenti vari per far integrare i figli “neurodiversi” nei sistemi tradizionali. Oggi ai consulenti i genitori dei neurodiversi ed ipersensibili chiedono per quali scuole optare che offrano garanzie di saper accettare ed educare i loro figli! Non ci si conforma più e non si accetta più tanto passivamente un destino educativo che soffoca i propri figli, determinato da un Ministero dell’Istruzione centralizzato, invece di essere locale.  Sempre di più, sia in America che in molti altri Paesi, si ricorre a istruire i figli in casa o privatamente attraverso scuole speciali e innovative. Ma non tutti se lo possono permettere, quindi interviene l’esperto di turno con prescrizioni mediche sempre crescenti. Come detto, non può essere questa la soluzione. E nemmeno ci si può aspettare che siano solo le scuole a fornire una educazione integrale per i propri figli! “Che anche i genitori si prendano maggiori responsabilità!” – tuonavano gli educatori intervistati nella mia prima ricerca. Una cosa è certa – occorrono nuove forme di educazione, una nuova Educazione Integrale per una Coscienza Integrale che sta emergendo a livello globale (Gidley, 2007). 






UNA NUOVA COSCIENZA INTEGRALE E AUTENTICA

Il ricercatore Ken Wilber è un eminente transpersonalista. Il suo modello postmoderno e Integrale studia e descrive l’evoluzione della coscienza collettiva attraverso i secoli; esso descrive le varie fasi progressive attraverso le quali la coscienza evolve ed ascende verso una identificazione con livelli sempre più sottili e spirituali del creato. Secondo la sua visione, è dalla pura coscienza che tutto viene creato (inclusa materia, mente, anima e spirito) e verso cui tutto evolve in tre fasi principali – dalla fase subconscia e pre-personale, alla individualizzazione e consapevolezza di sé, verso una coscienza transpersonale. Si va, infine, verso la realizzazione di realtà sottili, fino a fondere il tutto in una speciale relazione con Dio/Pura Coscienza.

Filosoficamente parlando, questa evoluzione della coscienza può essere compresa in termini Neoplatonici forse. In pratica, si tratta di un tipo di evoluzione che procede da unità archetipica – l’Universo viene visto come uno Spirito Dormiente che gradualmente si risveglia a sé stesso attraverso la creazione e la consapevolezza progressiva, in un viaggio di  ritorno verso il totale risveglio.

E’ però interessante notare che le varie fasi delineate da Wilber (tranne le ultime basate sui Veda indiani) sono in realtà basate sul lavoro del filosofo Jean Gebser, le cui strutture e modalità (storiche evoluzioni della coscienza collettiva) non descrivono la realtà come effettivamente era attraverso le varie epoche, ma indicano come e attraverso quali filtri gli esseri umani in diverse culture e fasi storiche percepivano la cosiddetta realtà e il mondo. Nessuno può definire in modo esaustivo cosa sia esattamente la realtà – per chi vede oltre i raggi ultravioletti (per esempio gli animali) o è affetto da sinestesia, la “realtà” sarà molto diversa da quella percepita più comunemente (o attraverso filtri più comuni), per così dire.

Ciascuno di noi vede un mondo diverso, colorato anche dalla propria consapevolezza.  Ad ogni buon conto, il modello storico di *Gebser (non tradotto in italiano) descrive le caratteristiche dell’evoluzione graduale della coscienza collettiva e le raggruppa in 5 stadi e strutture principali:

a) Arcaica – caratterizzata da saggezza originale, evoluzione spirituale, totale connessione con natura e cosmo, prevalenza di archetipi femminili

b) Magica – caratterizzata da totale interconnessione e fusione telepatica e shamanica con la natura, sviluppo dell’arte, di forme musicali, artistiche e pittografiche

c) Mitica – definita da una mistura tra magico e logico, con orientamento sempre più mentale, aumento di capacità sociali, scambi di oggetti e idee, diffusione di scritture pittografiche, costruzione di templi, consapevolezza dell’anima come mediatrice tra corpo e spirito

d) Mentale – corrente fase storica caratterizzata dal pensiero astratto, da individualismo ed ego sempre più indipendente, dall’operare in modo razionale, da lingue e alfabeti astratti e non pittografici e da misurazioni matematiche e analisi come mezzi attraverso i quali comprendere il mondo e la realtà

e) Integrale – emergente fase caratterizzata da un modus operandi sempre più spirituale, che evolve verso una fusione tra “conoscenza di testa” e “conoscenza di cuore”, tra razionalità e intuizione e tra fusione tra conscio e inconscio, con funzionamento ottimale di entrambi gli emisferi del cervello.

* Gebser, J. (1949-1986). The ever-present origin. OH: Ohio University Press.



E’ interessante notare che l’emergente Coscienza Integrale teoricamente prevede un modo di funzionare multi-modale, che comprende e reintegra tutte le modalità precedenti, senza esclusioni o preclusioni, secondo le circostanze ed i bisogni del momento. In altre parole, essa ripristina e sviluppa multi-sensorialità ed abilità immaginative innate nell’emergente Coscienza, nonché modi e filtri molteplici attraverso cui interpretare la realtà, non confinandosi ad un approccio solo mentale. Razionalità ed intuizione possono e devono essere attivamente integrate per trovare insieme soluzioni alla crisi mondiale in molti settori, soprattutto l’ambiente e la sostenibilità delle risorse.

Non possiamo, come molti fanno, contare solo sui giovani affinché con la loro creatività possano risolvere i problemi creati dalla scarsa lungimiranza di chi li ha preceduti. Tutti noi siamo coinvolti, a qualsiasi età, essendo tutti co-creatori e custodi di questo meraviglioso pianeta. La Coscienza Integrale è anche caratterizzata da una percezione temporale molto più fluida. Oggi siamo schiavi del tempo e ne siamo ossessionati – usiamo espressioni come “investire” del tempo (in quale banca?), “ammazzare” il tempo (con quale arma?), non avere tempo “da perdere”, e così via. In realtà non è così automatico misurare il tempo, né forse necessario.

Avendo libera espressione di tutte le modalità che hanno preceduto la Coscienza Integrale, ci si libera anche da limiti e percezioni strettamente legate al tempo o allo spazio. Steiner, Assagioli e molti altri hanno molto enfatizzato la necessità dell’uso di intuizione e immaginazione per espandere la nostra coscienza. Steiner ha persino lasciato degli scritti in cui esortava le persone ad allenare la mente a funzionare in molte modalità. In particolare in uno stato che possiamo definire ipnagogico, chi è interessato può esplorare ed apprendere anche dai cosiddetti archivi akashici – una specie di serbatoio eterico che “registra” la storia dell’umanità e anche, se vogliamo, un precursore del concetto junghiano di inconscio collettivo. Tornando al modello di Wilber, lo stadio di consapevolezza che porta ai reami trascendenti è definito livello Centauro.

Questo stadio rappresenta l’attualizzazione di sé e rappresenta il sè integrato e totale, che si eleva al di sopra di corpo, mente, persona e “Shadow” (Ombra – cioè ciò che ci caratterizza, ma che non gradiamo, che ignoriamo e quindi tendiamo a proiettare su altre persone), pur integrandole. Questo livello di coscienza si connette alla visione di Maslow di una nuova psicologia e di una nuova consapevolezza nell’umanità, che egli descrisse negli ultimi anni della sua vita.

Gli ultimi due stadi del suo modello di gerarchie dei bisogni umani, come già specificato, Maslow definì autorealizzazione (self-actualization o attualizzazione di sé e del proprio potenziale) e self-transcendence (bisogno di trascendenza). Il primo di questi due stadi era caratterizzato da episodi sporadici di esperienze trascendenti di connessione con il Cosmo chiamate “peak experiences” (che Ferrucci nel suo libro ha tradotto come “esperienza delle vette”).

Queste tipologie di esperienze sono state anche descritte dallo psichiatra Richard Bucke oltre un secolo fa e ripubblicate in italiano nel 1998 – egli le definiva episodi di Coscienza Cosmica.

L’attualizzazione del trascendente (transcendent actualization o self-transcendence), ultimo gradino nella scala di Maslow, invece, è facilmente individuabile, in quanto è uno stato molto più permanente (chiamato “plateau”) degli episodi di coscienza cosmica descritti sopra. Questo stato è caratterizzato da un bisogno di trascendenza che va oltre la semplice acquisizione di benefici personali e include il desiderio di servire una causa più globale, unione con un potere più elevato, qualche forma di servizio alla vita e al prossimo e l’identificazione non più con il semplice ego, ma con il proprio Sé Superiore.

Come già indicato, recenti ricerche indicano che i membri delle Nuove Generazioni manifestano sempre più frequentemente un bisogno di fondersi con livelli più elevati di coscienza e ciò implica che, per il benessere dei giovani, meno giovani e del pianeta, l’emergente Coscienza Integrale collettiva e gli archetipi e nuovi bisogni emergenti non possono più essere né ignorati, né sottovalutati.

Per finire, espongo una breve descrizione del modello di evoluzione di coscienza della ricercatrice transpersonale Jenny Wade (1996), emerso da una combinazione di psicologia ortodossa, di quella esoterica e di quella transpersonale. Il suo modello paragona lo stadio di coscienza che lei chiama Autentica con il concetto di Maslow già discusso sopra, cioè quello dell’attualizzazione di sé e del proprio potenziale (autorealizzazione), visto però non come uno stadio o livello fisso di coscienza, bensì come uno stato progressivo in mutamento costante verso l’attualizzazione del trascendente (self-transcendence), nonché verso la cosiddetta illuminazione.

La Coscienza Autentica è chiamata così poiché descrive il primo livello in cui le proprie percezioni non sono distorte dall’ego e dai suoi bisogni; questo stadio è caratterizzato da grandi cambiamenti interiori che portano ad una integrazione psicologica delle proprie dimensioni interiori, inconscio compreso. Maslow definiva stadi di coscienza precedenti a quello Autentico “nevrotici” e sbagliati, nel senso di  cognitivamente errati. Il livello precedente di coscienza, quello predominante ai giorni nostri, è definito la Coscienza Conformista nel modello di Wade, la quale spiega che tutte le scuole di psicologia lo ritengono idoneo all’ottenimento di una accurata percezione della realtà, tranne la Psicologia Transpersonale.

Roberto Assagioli, padre della Psicosintesi, difatti, considera la Coscienza Conformista come una forma di consapevolezza dettata da un ego ingigantito e costruita su illusioni e false sicurezze; in altre parole, per lui questo è uno stadio da trascendere se si vuole davvero attualizzare il proprio potenziale e allinearsi col proprio Superconscio e Sé Superiore. In altre parole, saranno gli stadi successivi all’attuale Coscienza Conformista, cioè i livelli di coscienza non più dettati dal solo ego, secondo Assagioli, a portare l’umanità a percezioni della realtà molto più accurate e complete.

Anche Wilber ha detto la sua sull’emergente Coscienza Autentica identificata dalla ricerca di Wade e l’ha descritta come un mutamento di consapevolezza che ridà potere all’essere umano, muovendosi dalla frammentazione all’integrazione, da controllo e autorità proiettati all’esterno all’auto-determinazione derivanti dalla propria interiorità.

La Coscienza Autentica equivale allo stadio Centauro di Wilber, cioè all’emergente Coscienza Integrale descritta sia da Wilber che da Gebser. Questo stadio Centauro simboleggia la riunificazione tra mente e corpo, dopo aver superato la coscienza egocentrica. In questa fase, tutte le esperienze multi-modali, soprattutto quelle sensoriali a qualsiasi livello, vengono enfatizzate e finalmente pienamente apprezzate.

In sintesi, Wilber, Gebser e Wade dicono la stessa cosa e descrivono un tipo di coscienza collettiva emergente come Integrale/Autentica. Per concludere, ecco come identificarla attraverso le seguenti caratteristiche (tradotto e adattato dal testo di Wade, 1996, pp. 159-174):

1) L’accettazione di sé, degli altri e del mondo;

2) La capacità di scegliere tra molteplici modalità di comportamento, fino a sfiorare l’androginia;

3) La capacità di usare logica e intuizione, pensiero lineare e non lineare, contemporaneamente, senza escludere una modalità in favore dell’altra;

4) La tendenza ad agire per manifestare i propri desideri, ma non a spese degli altri

5) La capacità di offrire aiuto senza bisogno di “aggiustare”, risolvere gli altrui problemi, modificare o cambiare gli altri

6) La tendenza a pensare “fuori dagli schemi” senza bisogno dell’approvazione sociale

7) La propensione ad assumersi tutte le responsabilità connesse alle proprie scelte

8) Il bisogno di coltivare la propria crescita personale e psico-spirituale a proprio beneficio e per sé stessi e non allo scopo di impressionare e “colpire” favorevolmente gli altri o di ribellarsi all’autorità di figure che teoricamente tentano di impedirlo.



FONTI:

Bucke, R. M. (1901-2009). Cosmic consciousness: A study in the evolution of the
human mind. NY: Dover Publications.

Gebser, J. (1949-1986). The ever-present origin. OH: Ohio University Press.

Gidley, J. (2007a). The evolution of consciousness as a planetary imperative: An
integration of integral views. Integral Review: A Transdisciplinary and Transcultural
Journal for New Thought, Research and Praxis, Issue 5, pp.4–226.

Gidley, J. (2007b). Educational imperatives of the evolution of consciousness: The
Integral visions of Rudolf Steiner and Ken Wilber. International Journal of Children’s
Spirituality, Vol. 12, No 2, August 2007, pp. 117–135.

Krippner, S., ed. (1972). The Plateau experience: A. H. Maslow and others. The
Journal of Transpersonal Psychology, Vol. 4, No. 1, pp.107–120.

Maslow, A.H. (1970). Motivation and personality. NY: Harper and Row

Maslow, A.H. (1971). The farther reaches of human nature. NY: Viking Press.

Sisk, D., Torrance, P. (2001). Spiritual intelligence: Developing higher consciousness.
MA: Creative Education Foundation.

Trotta, P. (2012). The Indigo phenomenon and the New Generations: Are they symbolic
of an emerging consciousness and paradigm? The International Journal of Arts and
Sciences, Vol. 5, Issue 3, pp.127–154.

Wade, J. (1996). Changes of mind: A holonomic theory of the evolution of
consciousness. NY: SUNY.

Wilber, K. (2000). Integral psychology: Consciousness, spirit, psychology, therapy.
MA: Shambhala.

Wilber, K. (2007). The integral vision: A very short introduction to the revolutionary
approach to life, God, the universe and everything. MA: Shambhala.




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