domenica 18 settembre 2016

GLI INDACO E LE NUOVE GENERAZIONI - UNA NUOVA UMANITA'?

Ragazzi e adulti Indaco




UNA NUOVA UMANITA'?


Il fenomeno Indaco è un fenomeno controverso che attira l’attenzione da circa un ventennio ma che, nonostante ciò, ha attratto poca attenzione in accademia. Che io sappia, esistono solo due studi a livello di dottorato su questo fenomeno, incluso il mio. I libri a disposizione del pubblico, inoltre, sono stati scritti da terapisti e consulenti che spesso promuovo i loro corsi innovativi e alternativi; per questo motivo, vengono spesso accusati dai detrattori di approfittarsi di un fenomeno sociale crescente che, almeno per il momento, non può essere standardizzato, universalmente definito, né (per ora) scientificamente misurato.

Un aiuto potrebbe fornirlo la ricerca dello psichiatra e genetista Robert Cloninger ed il suo TCI (Temperament and Character Inventory), che “misura” il benessere degli individui e le componenti umanistiche e transpersonali insite nel carattere, ai fini di determinare il grado di auto-determinazione mentale degli individui. Secondo la sua ricerca, testata in molti Paesi, l’autodeterminazione, la cooperazione e la trascendenza di sé (attualizzazione trascendente, cioè una coscienza espansa che contempla il benessere di tutto il creato e non solo i propri interessi personali – ultimo gradino della scala di Maslow qui sotto) sono essenziali per il benessere e possono essere scientificamente misurati.




























Gli Indaco vengono generalmente descritti come individui 
fortemente intuitivi, non conformisti e ribelli, non portati a tollerare 
ipocrisie o gerarchie imposte; sono molto attivi e creativi, 
indipendenti, esigenti, veloci e non lineari. A detta di molti, essi sono 
individui il cui compito è quello di introdurre una nuova coscienza 
collettiva emergente. I risultati del primo dei miei due studi sono stati 
comparati ad uno studio accademico precedente sul fenomeno Indaco 
(ricerca quantitativa) ed anche alle informazioni disponibili 
al grande pubblico attraverso libri ed articoli.

Le caratteristiche Indaco descritte sopra sono state sostanzialmente 
confermate. Il mio studio ha inoltre esplorato sistemi educativi usati 
con successo con gli Indaco, applicati dagli educatori interpellati, 
provenienti da diverse nazioni europee e tutti divenuti esperti sugli 
Indaco dopo molti anni di lavoro con loro. 

Due di queste persone, insegnanti elementari, nemmeno conoscevano 
il fenomeno prima di incontrare una classe “ingestibile”, che più tardi, 
grazie alle loro ricerche, hanno imparato a classificare come Indaco. 
Hanno scelto, inoltre, di esplorare e scartare i pochi libri disponibili 
allora (circa 15 anni fa), mettendo anzitutto in discussione il loro 
sistema educativo usato per decenni, rivoluzionandolo insieme a 
questi bambini.



Ecco in sintesi ciò che il mio studio ha rilevato sui bisogni educativi
 degli Indaco:


a) La creatività in tutte le sue forme sembra essere un elemento 
essenziale nella formazione degli Indaco, specialmente se associata 
al lavoro energetico, usando immaginazione creativa e onorando e 
dando spazio al pensiero non lineare e intuitivo

b) Forme dinamiche di percezione multi-modale nel sentire e 
integrare a livello sensoriale, anche attraverso il corpo, le energie 
sottili presenti nel cosmo e in tutte le forme di vita. Incoraggiare il 
radicamento e le discipline che coinvolgono mente e corpo sono viste 
come forme di educazione da integrare a tutti i livelli

c) Gli educatori sono invitati a mettere in discussione i loro metodi 
obsoleti, integrando nuovi approcci con l’aiuto dei bambini, a cui va 
assegnato il compito di insegnare agli adulti come interagire con loro 
e la responsabilità di rispettarsi a vicenda. Ad opinione degli 
educatori intervistati, occorrerebbe fornire stimoli e qualche forma di 
guida ai bambini, per incoraggiare l’espressione dei loro talenti 
naturali, preferibilmente in forma creativa, in modo da aiutarli ad 
individuare i loro talenti naturali da sviluppare nel futuro. In questo 
modo, gradualmente, bambini e giovani verranno naturalmente 
indirizzati ad individuare il loro scopo nella vita e a perseguirlo con 
chiarezza

d) E’ importante che gli Indaco diventino consapevoli degli effetti 
dei loro pensieri, atteggiamenti ed emozioni sulle loro vite e sulle 
loro relazioni interpersonali (ciò che ho già descritto 
come Psicoenergetica -vedi prossimo articolo qui sul blog)

e) Lavorare attivamente con le energie (“energy work”) va integrato 
nell’educazione scolastica a tutti i livelli, suggeriva una educatrice in 
particolare, pioniera del lavoro con gli Indaco in Gran Bretagna. 
Tali pratiche, a quanto pare, sembrano aumentare l’autostima, il 
coraggio e la fiducia in sé stessi, portando al sentirsi liberi ed 
auto-determinati e a liberarsi da pensieri limitanti, paure e sensi di 
colpa ereditati o indotti.


Il punto su cui tutti i partecipanti allo studio concordano caldamente 
è l’assoluto bisogno di rispettare l’individualità e le differenze 
(neurologiche o psicologiche che siano) di questi individui, evitando 
di costringerli a conformarsi ad un sistema comportamentale e di 
pensiero che li soffoca e li limita. Essenzialmente, tutte le attività che 
stimolino la loro espressione creativa e rispettino quella intuitiva e 
che dimostrino in modo tangibile ed evidente affetto, rispetto ed 
accettazione reciproca delle diverse sensibilità e talenti sembrano 
avere grande rilevanza nell’educazione degli Indaco (adulti e bambini).


Dopo il primo studio, avendo nel frattempo anche esplorato teorie e
ricerche relative ad un nuovo archetipo emergente nell’inconscio 
collettivo (incluse le teorie dello storico culturale Richard Tarnas 
e di vari sociologi), ho iniziato a sospettare che il cosiddetto 
fenomeno Indaco potesse, in realtà, far parte di un movimento molto 
più vasto, e che gli individui con le cosiddette caratteristiche Indaco 
(elencate sopra) potessero essere potenzialmente molto più numerosi, 
specie tra giovani e individui “multi-etichettati” per determinare le 
loro neurodiversità.

Seguendo le osservazioni costantemente ripetute in tutte le fonti di 
informazione sugli Indaco, accademiche e non,  ho seguito le 
ricerche già esistenti  sulle caratteristiche della generazione dei 
“Millennials” (nati negli anni ’80 e la generazione più numerosa in 
America, forse sul pianeta), sulle caratteristiche degli individui con 
deficit di attenzione, su quelle dei “Creativi” e su quelle degli 
individui etichettati come spiritualmente dotati.

Queste aree sono attinenti poiché le informazioni, teorie ed 
osservazioni sugli Indaco sottolineano ripetutamente che essi sono 
nati in numero molto più elevato dagli anni ’80 in poi (Generazione 
Millennials), che spesso vengono diagnosticati ADD/ADHD (deficit 
di attenzione ed iperattività) e che altrettanto spesso vengono 
considerati intuitivi, creativi e spiritualmente dotati.  Accumulando 
e paragonando i risultati di tali ricerche ai miei, i dati ottenuti 
avrebbero potenzialmente potuto indicarmi se le cosiddette 
caratteristiche Indaco fossero effettivamente in comune con una 
popolazione più vasta di quella designata Indaco e, in tal caso, 
avrebbero anche confermato o smentito l’effettiva emergenza di 
nuovi archetipi e valori a livello collettivo (Trotta, 2012)*.

Il mio prossimo passo è quindi stato quello di paragonare i risultati 
del  lavoro di Strauss & Howe,  Elmore, Armstrong, Piechowski e 
Lovecky, tra gli altri. I risultati sembrano indicare che gli Indaco, 
la generazione Millennials, gli ADD/ADHD e i giovani 
(spiritualmente) dotati hanno in comune:


a) sostenibilità ecologica

b) senso di missione o predestinazione

c) una certa sensibilità

d) una certa irrequietezza

e) resistenza al conformismo

f) personalità fortemente individualizzate

g) auto-determinazione, cioè tendenza a seguire una fonte di autorità 
interiore, con scarsa propensione a seguire autorità esterne a sé o 
gerarchie imposte


Tali tendenze sembrano effettivamente rispecchiare non solo le
caratteristiche dei Creativi Culturali (ved. ricerche di Ray & 
Anderson), ma anche ciò che la ricercatrice Jenny Wade (1996), nel 
suo modello di evoluzione della coscienza dell’umanità, definisce 
livelli di Coscienza Autentici (ved. mio sito), che hanno iniziato a 
trascendere la fase precedente Conformista, che ancora predomina. 

La Coscienza Autentica indica tendenze di attualizzazione e 
trascendenza del sé, gli ultimi due stadi del modello della scala dei 
valori e dei bisogni di Maslow.

In altre parole, viste le forti similitudini trovate tra Indaco, 
Millennials ed altri “neurodiversi” diversamente etichettati, 
specialmente le tendenze alla ribellione, all’iperattività e 
all’acutezza trascendente e intuitiva, e la sete di giustizia e 
sostenibilità ecologica, si può concludere a livelli speculativi che 
sembra davvero esserci un archetipo nell’inconscio collettivo che 
si sta manifestando in modo più evidente tra le Nuove Generazioni 
per emergere e trovare espressione nella vita di tutti i giorni **.




* Trotta, P. (2012). The Indigo phenomenon and the New 
Generations: Are they symbolic of an emerging consciousness and 
paradigm? The International Journal of Arts and Sciences, Vol. 5, 
Issue 3, pp.127–154. Online: 
http://www.universitypublications.net/ijas/0503/html/RMA110.xml


Trotta, P. (2013). The potential contribution of psychosynthesis to 
education: an interview-based exploration of educators’ experiences 
of working with members of the ‘New Generations’ who are 
developing towards self-actualisation and self-transcendence. 
Doctoral Thesis submitted to Exeter University, UK, for the degree 
of Doctor of Philosophy in Education. Retrieved from Open 
Research Exeter (ORE): http://hdl.handle.net/10871/11561


** Trotta, P. (2015). Transpersonally informed educational 
projects for an emerging Authentic Integral Consciousness. 
Journal of Transpersonal Research, Vol. 7, Issue 2, pp.132-143




Per chi dovesse essere interessato ad approfondire la propria 
conoscenza sui Creativi Culturali, cioè sulle nuove tendenze
di molte generazioni trasversali degli ultimi decenni, ecco
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