Arcani Maggiori - L'Appeso
Un modo per comprendere come funzionano i Tarocchi è di vederli come simboli di Archetipi Universali che esistono nella mente inconscia di tutti e quindi nell’inconscio collettivo. Le carte pongono i riflettori su alcuni archetipi piuttosto che su altri, poiché essi sono particolarmente attivi nella psiche e nella vita di chi consulta le carte in quel momento o periodo.
Non si tratta, quindi, di leggere nelle carte un destino ineluttabile, bensì di scegliere con più saggezza e capire ed esplorare sé stessi in profondità.
IL MODO MIGLIORE PER PREVEDERE IL FUTURO è CREARSELO!
Comprendendo meglio la nostra situazione attuale, potremo in teoria dirigere al meglio gli eventi futuri che risultano dalle nostre decisioni più sagge che possiamo prendere oggi con riflessività e con l’aiuto delle carte. La prevedibilità delle nostre azioni e reazioni è solo direttamente proporzionale alla nostra mancanza di consapevolezza, di autoanalisi e di riflessione.
I Tarocchi, essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi e il libro da cui sono tratti gli articoli che pubblicherò per i prossimi post (link sotto) ne illustra usi e funzioni.
Ma prima di procedere, è opportuno esplorare una lecita domanda.
Quando è opportuno usare i Tarocchi per sé stessi? Per trovare una risposta a domande dirette e non troppo emotive, per comprendere aspetti di una situazione che ci sfuggono, per crescere o imparare a considerare altri punti di vista o altri percorsi e modi di agire.
Chiarito ciò, procediamo con la conoscenza degli Arcani Maggiori, in questo post conoscendo la carta numero 12, la carta dell'Appeso, la dodicesima tappa del nostro eroe/viandante che affronta gli archetipi in questione, intraprendendo il suo viaggio coraggioso attraverso tutte le tappe dei 22 Arcani Maggiori e quindi illustrando le sue fasi di crescita.
Carta
12: L’Appeso o L’Impiccato. La figura sulla carta che con
grande serenità contempla l’Universo anche se è appeso al
contrario, sembra
aver abbandonato la mondanità e il conformismo
per cercare altri modi di vedere
le cose e un significato spirituale. A
volte legato a questa carta sembra
esserci uno spirito di sacrificio,
ma quasi sempre è volontario e quasi sempre
dietro a ciò esiste una
ricerca di altre prospettive, oppure il desiderio di
lasciarsi andare e
farsi guidare dal cosmo attraverso la rinuncia ai dettami e
ai tempi
dell’ego per seguire quelli del Sé Superiore. Si impara a vivere
fuori
dal coro e a sentire e seguire la propria guida interiore. E’ al
mistico ed
illusorio Nettuno che è associata questa carta.
Le illustrazioni qui usate derivano dal mazzo più popolare, venduto e diffuso di tutti i tempi, cioè il mazzo Rider Waite Smith. Link per visionare ed eventualmente acquistare questo ed altri mazzi di Tarocchi si trovano alla pagina preposta di questo stesso blog a questo link:
CARTA XII L'IMPICCATO/L'APPESO
A questo punto, il Matto inizia il suo viaggio
nell’oltretomba per esplorare i reami della sua mente inconscia. Una volta,
nell’Europa Medioevale, il destino di essere appesi a testa in giù era una punizione
riservata a coloro che avevano contratto debiti. L’Appeso ha contratto un
debito con la vita – in teoria, la vita è un dono di Dio e come la viviamo è il
nostro dono a Dio; dovremmo lasciare il mondo un luogo migliore di come lo
abbiamo trovato, ma cosa stiamo facendo affinché ciò accada? Questa è una
domanda che l’Appeso ci invita a farci.
L’Appeso è in uno stato
autoimposto di sottomissione, un atto di resa alla guida spirituale interiore,
ad una forza divina, e attende pazientemente. Il significato essenziale di
questa carta indica un sacrificio, una resa volontaria di qualcosa per ottenere
qualcosa di più grande valore. Nei miti Greci Prometeo il Titano creò
l’umanità, ma soffrì delle pene atroci essendo stato punito per aver rubato il
fuoco divino da donare alle sue creature.
Nel mito Teutonico, il dio Odino si
sacrificò volontariamente rimanendo appeso all’albero del mondo per nove giorni
e nove notti per ottenere un ringiovanimento e una rinascita. Nessuno gli offrì
cibo e abbeveraggi, ma rimanendo appeso egli iniziò a guardarsi in giro e a
notare sulle pietre sottostanti dei caratteri incisi, le rune, che avevano
significati e poteri magici. Con sforzi sovraumani egli riuscì a cogliere una
runa e fu così immediatamente liberato grazie al suo potere magico. Non solo fu
liberato, ma ottenne anche rinvigorimento e ringiovanimento, come premio per il
suo sacrificio volontario.
A questo punto del suo
viaggio, il Matto comprende che la conoscenza di ciò che ha dentro è anche più
importante della conoscenza di ciò che lo circonda. Questa carta rappresenta il punto di svolta nella vita di un individuo
in cui le forze dell’inconscio fanno sentire il loro peso e vanno comprese ed
interpretate.
A tale scopo, occorre sacrificare il controllo consapevole
del proprio ego, arrendendosi volontariamente ai territori sconosciuti del
proprio mondo interiore. La decisione di iniziare a guardarsi dentro e dedicare
tempo e sforzi a questo scopo deve essere una decisione volontaria e non
forzata, nella quale la mente conscia sacrifica dello spazio da dedicare alla
vita dell’inconscio. Ciò può fare paura poiché dopotutto si tratta di un
viaggio nell’Averno, nell’Ade sconosciuto della propria dimensione inconscia.
Quindi il Matto si trova di nuovo a correre rischi – il suo viaggio è iniziato
correndo il rischio di ricominciare tutto daccapo in un viaggio esteriore e ora
si trova di nuovo a correre rischi, ma per compiere un viaggio interiore
stavolta.
Quando
appare questa carta c’è l’indicazione che questo è un momento adatto per
espandere la propria comprensione. Occorre anche imparare a fidarsi del cosmo e
dell’intelligenza divina.
A volte c’è di mezzo un
sacrificio di qualcosa per qualcos’altro e occorre ricordare che alla fine si
otterrà sempre qualcosa di valore superiore a ciò che si è sacrificato.
A volte il monito con questa carta è di
mollare le redini del controllo e arrendersi al volere divino e ai dettami del
Sé Superiore, lasciando che le cose si sviluppino secondo regole diverse da ciò
a cui siamo abituati – a volte persino opposte a ciò che per noi è normale.
L’influenza di questa energia sulla propria psiche ricorda quella dell’evanescente
ma spirituale Nettuno in transito sui pianeti personali, durante il quale tutto
sembra avere valori capovolti e inversi per raggiungere finalmente un
equilibrio – per esempio, se fino ad ora abbiamo prestato molta attenzione alla
dimensione spirituale, ora ci troveremo a focalizzarci esclusivamente sul
materiale e viceversa.
Parole
chiave: Obblighi. A testa in giù. Completamento/Conclusione
e Compimento. Serenità. Terra
e Cielo. Trasfigurazione. Primavera e promesse di
energie nuove. Inversione. Decisioni Sospese
. Umiltà e Modestia Coltivate. Una Nuova
Prospettiva. Azione Rallentata. Limbo. Coscienza
Cosmica. Illuminazione.
Adattabilità. Generosità. Altruismo. Flessibilità. Chiudere col Passato.
Calma.
Un Apparente Stallo. Riflessione. Serenità. Misticismo. Devozione.
Contemplazione.
Tratto dal libro I Tarocchi - La Voce dell'Inconscio disponibile su Amazon per kindle al link di seguito:
e su Mondadori Store per cartaceo DISPONIBILE QUI