IL MISTERO DEGLI “SHEMSU-HOR”, O SHINING ONES
Miti e leggende di un antichissimo
popolo profondamente evoluto che ha viaggiato molto e distribuito in giro per
il mondo antiche conoscenze di natura sia pratica (agricoltura, matematica,
scrittura, ecc.) che spirituale provengono da molte nazioni, incluso l’antico
Egitto, dove questi sapienti teoricamente presenti in tempi predinastici erano
conosciuti come Shemsu Hor, Compagni/Seguaci
di Horus. Altrove erano conosciuti con
altri nomi e collettivamente sono noti come gli Shining Ones, gli Esseri Luminosi, a metà tra l’umano e il divino. In
Egitto, prima di loro leggenda narra che regnarono gli dei, tra cui Ptah e Oro/Horus,
ma dopo di loro ebbe inizio il periodo dinastico, in cui il faraone, pur
rappresentando Oro, non era più divino, ma solo umano. Gli Shemsu-Hor agirono quindi
da ponte tra dei e umani, ma restano i nostri predecessori, l’antica umanità in
altre parole.
Il famoso Manetone, storico e
sacerdote egizio, fa iniziare la sua mitologica storia predinastica d'Egitto
nel 30544 a.C., anno che inaugurò un periodo in cui regnavano gli dei (nella
sua versione, gli dei regnarono per 13900 anni), al quale fece seguito un
periodo in cui regnavano le dinastie dei semidei (Shemsu Hor), seguiti infine dalle dinastie dei sovrani umani.
Esistono conferme dell’esistenza
di sovrani predinastici, vissuti millenni prima delle dinastie a noi più note, nella
forma di iscrizioni ancora visibili presso il tempio dedicato alla dea Hathor.
Il tempio di Hathor che vediamo ancora oggi a Dendera è tolemaico (Tolomeo XII)
e quindi risale al 54 d.C. Le iscrizioni trovate, però, narrano di eventi
risalenti ad epoche considerate remote già qualche millennio fa, facenti
riferimento ai leggendari Shemsu-Hor, i quali, secondo le iscrizioni trovate,
avrebbero progettato il tempio preesistente a quello attuale che, secondo
reperti storici ed archeologici, risalirebbe ai tempi del sovrano Thutmose III
(circa 1450 a.C.).
Il fatto interessante è che Thutmose
III, a quanto pare, ritrovò iscritti su un rotolo di pelle nella città di Dendera
dei disegni arcaici risalenti al periodo degli Shemsu-Hor del progetto del tempio che egli poi edificò . Ma, che ciò sia vero o meno, un fatto ancora più interessante
è che le stesse iscrizioni sono state
ritrovate anche sull’antico muro del lato sud del tempio, in cui si nomina Pepi
I (della VI dinastia, 2350 a .C.),
sovrano che aveva forse già precedentemente iniziato ad edificare il tempio poi
eretto da Thutmose.
Per farla breve, gli Egittologi
insistono a considerare gli Shemsu-Hor frutto di miti e leggende e quindi non
esistiti nella realtà. Nonostante ciò, una iscrizione specifica in una delle
cripte del tempio di Hathor fa risalire le origini e la progettazione del
tempio stesso agli Shemsu-Hor, progetto preservato, secondo le iscrizioni, sia
da Pepi VI che dal suo predecessore Thutmose III, che poi lo edificò un millennio
dopo. Come la mettiamo con la convinzione che gli Shemsu-Hor siano solo un mito?
Una ulteriore testimonianzia relativa
agli Shemsu-Hor si trova sul Papiro di
Torino, un documento della XIX dinastia che potrebbe risalire al regno di
Ramesse II e che introduce i re divini e
semidivini del periodo predinastico e riporta inoltre l’elenco dei sovrani
dopo l’unificazione di Alto e Basso Egitto. Questo documento, conservato al
museo egizio e conosciuto anche come Papiro
dei Re o Canone Regio, sembra
essere l’unico che offra qualche informazione sulla casta da cui provenivano i
faraoni, appunto i misteriosi Shemsu-Hor, i quali avrebbero regnato in Egitto per
13420 anni prima dell’ascesa al trono di Menes, il re sovrano che unificò i due regni.
Secondo antiche scritture Egizie,
i Compagni di Horus, gli Shemsu-Hor, erano
considerati diretti discendenti delle divinità che abitarono in Egitto durante
il periodo denominato Zep Tepi (“Il Primo Tempo”), precedente all’ultima
glaciazione. Pare anche che, secondo le leggende, gli Shemsu-Hor fossero
caratterizzati da capacità cosiddette paranormali di cui, a parere di molti, l’essere
umano in generale sarebbe naturalmente potenzialmente dotato se solo usasse e sviluppasse
tale potenziale, allo scopo di realizzare la propria insita divinità.
Mi sto occupando di questa
tematica, e quindi scrivendo questo breve articolo, perché di recente mi è
capitato non solo di sentire nominare gli
Shining Ones in un “viaggio dell’anima”,
cosiddetta regressione in vite precedenti, ma anche di aver letto di loro in un
romanzo di Joan Grant, autrice di far
memory books, cioè di romanzi (molto popolari) basati sui suoi ricordi di
esistenze precedenti.
La scrittrice Elisabeth Haich ha scritto una biografia che include suoi ricordi di vite precedenti, specialmente una che sembra connessa con gli Shining Ones. Informazioni e link in fondo a questo articolo.
Fino ad ora a proposito degli Shining Ones sono riuscita a scoprire ben poco tramite le regressioni, però, mossa da una profonda curiosità e ancora speranzosa di saperne di più attraverso “ricordi” miei o di altri, ho anche controllato se qualche ricerca fosse stata fatta riguardo a queste genti teoricamente semidivine, gli Shining Ones appunto, e ho scoperto che lo scrittore a volte controverso Philip Gardiner ha dedicato loro un intero libro di ricerca, basato però ancora su una percentuale troppo alta di supposizioni e di conclusioni soggettive e da considerare quindi più come una introduzione che come un tomo erudito di ricerca.
Altra storia è invece il libro dallo stesso titolo, The Shining Ones, un vero e proprio libro di ricerca che riguarda le origini degli esseri umani, le loro religioni, le traduzioni di testi antichissimi e infinitamente rari dalle loro lingue originali, eccetera. Ha un prezzo esorbitante (£49,50) che riflette l'enorme ricerca grazie alla quale è stato compilato dagli autori Christian e Barbara Joy O'Brien, veri e propri studiosi accademici. Chi fosse interessato, può ordinare il libro (in inglese) direttamente da questo link: The Shining Ones
La scrittrice Elisabeth Haich ha scritto una biografia che include suoi ricordi di vite precedenti, specialmente una che sembra connessa con gli Shining Ones. Informazioni e link in fondo a questo articolo.
Fino ad ora a proposito degli Shining Ones sono riuscita a scoprire ben poco tramite le regressioni, però, mossa da una profonda curiosità e ancora speranzosa di saperne di più attraverso “ricordi” miei o di altri, ho anche controllato se qualche ricerca fosse stata fatta riguardo a queste genti teoricamente semidivine, gli Shining Ones appunto, e ho scoperto che lo scrittore a volte controverso Philip Gardiner ha dedicato loro un intero libro di ricerca, basato però ancora su una percentuale troppo alta di supposizioni e di conclusioni soggettive e da considerare quindi più come una introduzione che come un tomo erudito di ricerca.
Altra storia è invece il libro dallo stesso titolo, The Shining Ones, un vero e proprio libro di ricerca che riguarda le origini degli esseri umani, le loro religioni, le traduzioni di testi antichissimi e infinitamente rari dalle loro lingue originali, eccetera. Ha un prezzo esorbitante (£49,50) che riflette l'enorme ricerca grazie alla quale è stato compilato dagli autori Christian e Barbara Joy O'Brien, veri e propri studiosi accademici. Chi fosse interessato, può ordinare il libro (in inglese) direttamente da questo link: The Shining Ones
Come sempre in questi casi, trattandosi
principalmente di materiale tramandato attraverso miti e leggende, ma non per
questo basato su fantasie, ricerche di cui sopra a parte, non si hanno certezze sui nostri fratelli Luminosi,
in quanto si tratta di migliaia di anni fa, ma c’è chi li si considera degli antichi,
itineranti sacerdoti profondamente evoluti, sia spiritualmente che
scientificamente, capaci quindi di manipolare gli esseri umani e far credere
loro di tutto, incluso di essere delle sagge Guide, déi, angeli incarnati, alieni,
discendenti di Atlantide o Lemuria, chi più ne ha più ne metta. Ma c’è anche
chi ritiene che molti di questi nostri antenati evoluti si siano reincarnati
oggi per accelerare l’evoluzione dell’umanità.
Qualsiasi sia la verità, non è
irragionevole supporre, visti anche i molteplici ritrovamenti archeologici di
notevole sofisticazione tecnologica a cui non si riesce a dare una spiegazione
logica, che ci fu un tempo nella preistoria durante il quale gli esseri umani
erano illuminati ed evoluti e che tale conoscenza probabilmente fu nel tempo
usurpata dalle varie caste sacerdotali per mantenere dominio e controllo sui
loro simili, riducendo la verità sulla nostra storia e sul nostro potenziale in
frammenti slegati poi finiti in mano alle società segrete, disponibili in toto solo
a certi livelli di iniziazione.
Il risultato (relativamente deprimente) è che oggi probabilmente si hanno solo brandelli di verità riguardo al potenziale umano, come molti di noi sospettano. Fatto sta che l’umanità, nonostante un passato glorioso ed evoluto di cui si sa ben poco, ad oggi rimane divisa e confusa – del resto il modo migliore per controllarla, la formula che riassume questo infame disegno, è sempre stata “dividi, conquista e controlla!”.
Qual è dunque la soluzione? Come
già detto in precedenza, sta a ciascuno di noi perseguire la propria evoluzione
personale. Uno di questi modi è risvegliare vecchie memorie, che vengano
considerate memorie di vite precedenti, oppure memorie tratte dall’inconscio
collettivo e quindi da un serbatoio che racchiude e contiene la storia dell’umanità,
accessibile a chiunque si metta in stato alfa o theta, quindi in uno stato
alterato di coscienza in cui ci troviamo in modo naturale, come spiegato in un
precedente articolo, prima o dopo il sonno. Come già discusso, si può ricreare
attraverso l’ipnosi o altri semplici metodi connessi alla psicologia transpersonale, quindi al lato più trascendente che
ciascuno di noi ha, ma di cui anche un ramo della psicologia (purtroppo forse meno
conosciuto e in cui io mi specializzo) si occupa.
Ulteriori informazioni sulle
tematiche di cui sopra si possono trovare nei miei due libri di prossima pubblicazione relativi sia
ai Viaggi dell’Anima (regressioni a vite precedenti), sia alla Reincarnazione
presto disponibili su Amazon.
Patrizia Trotta si è formata in Inghilterra ed è Dottore di Ricerca specializzata in Scienza dell'Educazione (PhD Ed) con specializzazione in Educazione Transpersonale e in Psicologia Transpersonale attraverso la sua Laurea Triennale in Psicologia (BSc) seguita da un Master of Science (MSc) in Consciousness and Transpersonal Psychology (Studi sulla Consapevolezza Umana e sulla Psicologia Transpersonale), quindi in ricerche per lo Sviluppo del Potenziale Umano e della Sovranità del Sé. In Inghilterra si è inoltre formata come counsellor.
Le sue ricerche continuano nel campo della Psicoenergetica, l’emergente quinta forza in Psicologia che si occupa di energie (le altre quattro forze sono: psicoanalisi, comportamentismo, psicologia umanistica e transpersonale).
Le sue ricerche continuano nel campo della Psicoenergetica, l’emergente quinta forza in Psicologia che si occupa di energie (le altre quattro forze sono: psicoanalisi, comportamentismo, psicologia umanistica e transpersonale).
L’autrice inoltre si occupa da oltre 30 anni di astrologia psicologica ed esoterica (Certificato e Diploma della White Eagle School of Astrology) e dal 1991 anche di cristalloterapia (Diploma International College of Crystal Healing) ed altre discipline relative all'esoterismo occidentale e allo sviluppo del potenziale umano.
(di seguito foto tempio di Dendera, Egitto)