Definizione di Psicoenergetica
La Psicoenergetica descrive qualsiasi disciplina o tecnica che aiuti a sviluppare la consapevolezza di come l’energia di pensieri, emozioni e atteggiamenti influiscano sulla propria coscienza, sulla materia (incluso il corpo) e sulle relazioni interpersonali di ogni tipo e quindi sulla propria realtà.
La Psicoenergetica coinvolge tutte le funzioni psicologiche (intuizione, immaginazione, desiderio/impulso, sensazioni, emozioni, pensiero) allo scopo di sviluppare l’auto-consapevolezza e promuovere l’espansione della coscienza.
La Psicoenergetica coltiva e aggiunge una accresciuta sensibilità alle energie sottili e consapevolezza del ruolo della coscienza risvegliata.La sua rilevanza sembra essere in termini di:
1) Insegnamenti connessi alla consapevolezza che tutto è energia, incluso l’impatto che hanno i propri pensieri, gli atteggiamenti e le emozioni sulla coscienza, sul modus operandi, sulle proprie decisioni, sulla materia (corpo umano incluso) e sulle relazioni interpersonali di tutti i tipi. Questa è una forma di educazione basata sull’accresciuta auto-consapevolezza.
2) Espansione di coscienza che include dimensioni che vanno oltre l’essere umano ed i suoi bisogni immediati apparenti. In altre parole, si educano gli individui a rapportarsi al mondo che li circonda con una coscienza eco-sostenibile, in modalità Integrale/Autentica che necessita di:
3) Usare energie transpersonali e incanalarle attraverso il corpo, sviluppando modalità multisensoriali per ricavare informazioni da diverse dimensioni e forme di vita. Si tratta di un modo diverso di apprendere e di conoscere.
E’ interessante notare che la Psicoenergetica è stata identificata dallo psichiatra Roberto Assagioli (fondatore della Psicosintesi) negli ultimi anni della sua vita (anni ’70) e prevista come una forma di Psicologia emergente (la “quinta forza”), che avrebbe seguito e trasceso la Psicologia Transpersonale, nota come la quarta forza (dopo il Comportamentismo, Freud e il movimento Umanistico da cui si è sviluppato il Transpersonale – quest’ultima è stata la prima corrente che ha iniziato ad esplorare la dimensione spirituale dell’essere umano).
Questa nuova psicologia emergente, o quinta forza, secondo Assagioli sarebbe emersa quando l’umanità avesse iniziato a dare segni di accresciuta sensibilità verso le energie sottili *
*Assagioli, R. (1973). Le Nuove dimensioni della Psicologia. Istituto di Psicosintesi di Firenze: Lezione 1a.
Il problema, però, è che molto spesso sia la Psicoenergetica che il modello psicosintetico vengono ancora percepiti e usati a scopo terapeutico piuttosto che come modelli per lo sviluppo indipendente e autonomo dell’essere umano senza l’ausilio di terapisti di varie denominazioni (ved. per esempio gli scritti lasciati da Martha Crampton). Per i miei gusti, questo modo di pensare mostra ancora troppo attaccamento al cosiddetto “modello medico” ormai superato.
Inoltre, quei pochissimi centri di Psicosintesi in Europa e America che usano sia la Psicosintesi che la Psicoenergetica per favorire lo sviluppo del proprio potenziale (principalmente attraverso nozioni esoteriche e teosofiche), tendono purtroppo ancora a tenere nascosti tali corsi e ad evitare di associare pubblicamente la Psicoenergetica alla Psicosintesi, forse per timore di perdere di “credibilità”. Anche Jung con la Gnosi e Assagioli con la Teosofia tendevano ad operare in modo più velato in queste aree, ma quelli erano altri tempi.
Oggi occorrono più coraggio e autenticità per essere credibili e stimati, soprattutto dai giovani. A me pare che questi atteggiamenti non solo non favoriscono la diffusione della Psicoenergetica, ma ne mortificano l’effettivo potenziale e l’effettiva utilità per le Nuove Generazioni e per coloro che già manifestano una nuova coscienza. Inoltre, per via del sistema chiuso e nascosto al pubblico, favoriscono anche un atteggiamento elitario (“noi siamo i prescelti”) di cui il mondo, francamente, non ha affatto bisogno.
Ritengo quindi che la Psicoenergetica si debba scindere dal Transpersonale e dalla Psicosintesi, promuovendola allo status previsto da Assagioli – appunto l’emergente quinta forza in Psicologia, ancora tutta da sviluppare, preferibilmente senza modelli medici, né segreti ed elite.
Alla Psicoenergetica, io ho unito gli studi accademici ermetici e le varie ricerche nel campo dell’esoterismo occidentale studiato ormai in accademia (ved. scritti di W. Hanegraaff, N. Goodrick-Clarke, J. Godwin, etc.) e l’ho usata, testata e sviluppata nel tempo. Non ritengo difatti saggio continuare a nascondere conoscenze antiche “scartate” dall’accademia cosiddetta ortodossa – lo si è già fatto per secoli e ciò non ha fatto altro che favorire circoli chiusi e culti di vario tipo, che troppo spesso contraddistinguono lo sviluppo spirituale e gli studi transpersonali.
Il fascino delle istituzioni ed il nostro asservimento ad esse (pur di “appartenere” ed avere riconoscimenti) è stato esplorato magnificamente dall’antropologa Mary Douglas; la psicologia cultista (ciò che spinge gli esseri umani, anche persone di grande intelligenza, ad appartenere a sette e culti) è stata esplorata con grande compassione dallo psicologo e ricercatore Arthur Deikman.
In sintesi, tali atteggiamenti sono prettamente umani e nessuno si può davvero ritenere totalmente esente, dal momento che tutti, anche nel piccolo, “appartengono”, sono iscritti o si identificano con qualche forma di istituzione – anche solo attraverso le varie certificazioni. Queste tendenze, vorrei suggerire, appartengono però ad una vecchia modalità di coscienza.
Una moderna Coscienza Integrale/Autentica è perfettamente consapevole che siamo tutti connessi e tutti noi facciamo parte del tutto – non esistono superiori o prescelti e ciascuno è qui per dare il suo speciale contributo al creato. Indipendenza, libertà, evoluzione di pensiero e responsabilità/sovranità possono finalmente trovare sviluppo ai giorni nostri, senza più rischiare il rogo come l’ermetico Giordano Bruno! Con la libertà di informazione di oggi, limitare il proprio potenziale è una scelta, non più una condanna. I mezzi ci sono e, attraverso Internet, anche disponibili gratuitamente.
In altre parole, la Psicoenergetica è una scelta personale per la propria crescita volontaria e indipendente che trascende il conformismo e non teme l’esplorazione, né abbisogna di eccessive certezze o approvazioni. La Psicoenergetica Ermetica in particolare abbraccia la conoscenza acquisita attraverso l’esperienza diretta (così come facevano gli antichi Gnostici).
E', difatti, esperienziale, si occupa di alchimia/trasformazione personale e contempla la consapevolezza ottenibile da molteplici stati di coscienza. Integra la psiche con l’energia/forza vitale cosmica e questo potenzialmente porta ad una ridefinizione della percezione della realtà, della propria identità ed esperienza. L’esperienza personale e diretta delle energie trasforma e rivoluziona il proprio modo di vedere le cose e il proprio modo di pensare, ed educa e disciplina le emozioni, elevandole ad un funzionamento più sano e ottimale. In altre parole, essa evita di creare o incoraggiare atteggiamenti vittimistici di chi è privo di potere o tale si percepisce – incoraggia, difatti, la responsabilità e la padronanza di sé e del proprio potenziale.
Essa promuove nuovi modi di relazionarsi e di contribuire alla propria vita e quella altrui in molteplici dimensioni e favorisce la gestione e l’acquisizione di potere e responsabilità per sé stessi senza paure o sensi di colpa. Sottolineo che esiste già a livello scientifico un ramo di ricerche chiamato Psicoenergetica, il cui pioniere è il fisico William Tiller, un ricercatore nel campo del potenziale umano. Tiller si focalizza sul ruolo della coscienza umana nel dirigere, attraverso l’intenzione, le energie sottili e studia come queste ultime influenzano la materia (ved. Tiller, 1997, 2007).
La Psicoenergetica Ermetica serve a sviluppare la propria intuizione in modo multidimensionale, allo scopo di ottenere conoscenza e informazioni a tutti i livelli (fisico, emotivo, mentale, spirituale e inter-dimensionale) e di agire in modo saggio, avendo imparato a unire umano e divino; si impara ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte e a seguire il proprio percorso individuale, il personale progetto dell’anima, diretto dal proprio Sé Superiore e non solo dall’ego. La Psicoenergetica Ermetica è influenzata dalla filosofia ermetica e neoplatonica e dagli insegnamenti esoterici antichi, riscoperti attraverso il Rinascimento.
La Psicoenergetica Ermetica, inoltre, abbraccia l’emergente “Archetipo del Rinnovamento” e costruisce il futuro sulla saggezza del passato, integrando tutte le modalità di coscienza del passato (Magica, Mitica, Mentale descritte da Gebser), ma operando con una Coscienza Integrale/Autentica, attraverso la quale umano e divino, microcosmo e macrocosmo interagiscono attivamente (ved. ulteriori informazioni sui miei siti https://psicoenergeticaermetica.weebly.com/la-psicoenergetica.html e https://www.tendenzefuture.org ).
L’intuizione, le sincronie, la connessione con realtà multidimensionali e interdimensionali ricoprono ruoli chiave in un sistema che abilita gli individui ad operare in modo molto più consapevole, abbracciando il potere e la saggezza di cui sono dotati naturalmente dalla nascita. Un altro elemento fondamentale è imparare ad usare la propria immaginazione, che nutre considerevolmente la spinta creativa e l’esplorazione del potenziale inesplorato sopito in ciascuno di noi. Il vero potere è dentro di noi e da dentro va sviluppato.
I corsi servono solo a stimolare questa crescita e a facilitare l’esperienza diretta delle energie, dando indicazioni su come usarle al meglio, ma sono inutili se ciò che si apprende non viene applicato ed integrato in modo pratico nella vita di tutti i giorni. Si tratta di un impegno personale verso sé stessi e nulla di più. La mente conscia e quella inconscia, in altre parole, imparano a collaborare in modo molto più attivo e consapevole.
I due fondamentali principi ermetici che influenzano la Psicoenergetica Ermetica sono due:
1) Come in Cielo, così in Terra (imparare ad osservare fino a che punto il macrocosmo viene riflesso nel microcosmo della propria vita e della propria coscienza)
2) Come Dentro, così Fuori (imparare ad osservare fino a che punto la propria vita può cambiare quando si impara a dirigere meglio il proprio pensiero, gli atteggiamenti verso sé stessi e gli altri e le emozioni, per scoprire fino a che punto siamo davvero “agenti liberi” e non vittime o pedine né del Fato, né degli altri)
Se continuiamo ad ignorare l’antica saggezza e il potenziale umano, nonché le ricerche già esistenti in questi campi, il risultato sarà che:
a) coloro che legiferano avranno a disposizione molte meno informazioni di quante in realtà siano disponibili; da queste informazioni (e dalla loro incompletezza) dipendono decisioni che hanno un effetto su tutti noi
b) le forme olistiche di istruzione saranno perennemente confinate e limitate a scuole private molto costose
c) la scelta educativa di genitori, educatori e studenti saranno di conseguenza seriamente limitate.
L’ortodossia e i tentativi disperati di mantenere lo status quo in un sistema che non funziona forzano un tipo di conformismo che le Nuove Generazioni non digeriscono e non tollerano; la loro sofferenza e frustrazione degenera in comportamenti distruttivi ed auto-distruttivi, che portano a diagnosi superficiali di ADD/ADHD (deficit di attenzione e/o iperattività) e allontanano genitori e studenti dall’esistente, ma inadeguato, sistema educativo pubblico.
Occorre l’integrazione di nuove forme di conoscenza multimodale e multisensoriale, più personalizzata e focalizzata sul dare risposte anche alle domande esistenziali (le ricerche multi-disciplinari in campi alternativi esistono per esplorare chi siamo e da dove veniamo; se non altro, esiste molto materiale su cui discutere ed incoraggiare un dialogo! Queste includono l’archeologia, la parapsicologia, la paleontologia, la geologia, la neonata psicologia positiva e quella transpersonale).
I miei due studi hanno chiaramente indicato che è molto importante che i giovani vengano assistiti nel trovare quale possa essere lo scopo della loro esistenza e a cosa dedicare le loro attenzioni. I giovani sono affascinati dal mistero di sé stessi e meritano delle risposte. Gli individui che soffrono perché ipersensibili hanno diritto a qualche spiegazione e ad essere incanalati verso campi che essi possano esplorare per trovare le loro risposte.
Tutti hanno bisogno di sentirsi ed essere accettati per la loro individualità ed unicità. A nessuno dovrebbe essere chiesto o imposto di conformarsi ad un sistema che soffoca lo spirito, devasta la natura ed è basato su inenarrabili ed incredibili diseguaglianze che ancora tolleriamo dopo secoli e millenni. I nostri giovani meritano molto di più di una lista infinita di diagnosi e sindromi ed etichette con relative prescrizioni mediche. Essi meritano di poter contare anche su adulti da poter rispettare ed emulare; meritano anche un sistema educativo che veramente aiuti il loro sviluppo, che insegni loro a riguadagnare un senso di mistero e rispetto verso un creato che è misterioso e magico sotto tutti i punti di vista, checché ne pensi una scienza che studia il tutto attraverso le parti, senza vedere il quadro globale, e che non è nemmeno in grado di rispondere alle domande più elementari su ciò che motiva gli esseri umani. L’intelligenza logica e razionale va unita alla cosiddetta intelligenza del cuore (ved. ricerche dell’HeartMath Institute, per esempio).
L’integrazione della saggezza già acquisita in secoli e millenni passati abilita la connessione tra le diverse forme di intelligenza (Gardner ne ha individuate molteplici, tra cui quella esistenziale); la modalità multi-modale e multi-sensoriale che la nostra coscienza usa per esplorare la realtà e il mondo restituisce un senso di connessione, completezza, potere e responsabilità all’individuo.
La dignità e validità delle proprie percezioni soggettive (l’ipersensibilità alle energie ed alle emozioni altrui, per esempio) non può continuare ad essere negata per doversi conformare, se non a rischio di cadere in patologie schizofreniche. Eppure è questo che un certo ramo della scienza si aspetta. Come se la cavano gli ipersensibili e gli intuitivi? Per quanto ancora dovranno essere emarginati, etichettati, drogati o puniti per la loro neurodiversità mentre le varie istituzioni conformiste stanno a guardare?